Stop alle soluzioni estreme lanciate appena due settimane fa da Nicola ‘Naomo’ Lodi. Dopo le proteste degli studenti e il ponte lanciato dall’assessore ai rapporti con Unife, il sindaco Alan Fabbri fa cambiare idea al suo vice, che voleva mettere recinzioni e multe salatissime contro la movida in Piazza Verdi.
“La questione della movida e la necessità di fissare regole precise per far rispettare il vivere civile nel quartiere, verranno affrontate facendo squadra” annuncia il sindaco dopo aver incontrato, assieme a Lodi, una delegazione dell’Unione degli Universitari Udu.
La modalità di gestione sarà quella suggerita da Balboni, l’assessore in quota Fratelli d’Italia che risulta così il vero vincitore, assieme agli universitari, del braccio di ferro.
“L’amministrazione convocherà ad inizio 2020, un tavolo a cui siederanno tutti i protagonisti compresi i rappresentanti degli studenti – affermano all’unisono Fabbri e Lodi -, che hanno dimostrato la volontà di partecipare attivamente alla soluzione di una situazione complessa e che non è mai stata affrontata nel modo corretto. Siamo certi che, unendo le forze e ragionando tutti insieme, troveremo una soluzione condivisa che preservi la vivacità di quello spazio, valorizzando le attività commerciali, ma finalmente trovi una risposta alla necessità dei residenti di riposare dopo una certa ora di notte”.
I rappresentanti delle associazioni studentesche avevano chiesto di essere coinvolti, proponendo anche, come Azione Universitaria, soluzioni intermedie come quelle di dotare la zona di bagni pubblici, di operare controlli e, eventualmente, installare telecamere di videosorveglianza.
Al “tavolo allargato”, oltre all’amministrazione e ai rappresentanti di tutte le sigle universitarie, saranno presenti le associazioni di categoria, i rappresentanti dei residenti e dei commercianti, le forze dell’ordine “e si tratterà di istituire una serie di incontri durante i quali verranno affrontati tutti gli aspetti critici, condividendo tutti i punti di vista e le diverse esigenze, per trovare accordo comune”.
Per il sindaco e il vicesindaco “la volontà dei giovani di partecipare è una grande dimostrazione di maturità che accogliamo con piacere e con interesse e ci aspettiamo da tutti la massima collaborazione per arrivare all’obiettivo comune vivere gli spazi pubblici nel rispetto reciproco”.
“Ringraziamo il sindaco e il vicesindaco per averci ricevuto ed ascoltato – aggiunge la delegazione degli studenti Udu -. Come Udu siamo dell’idea che, se tutti abbiamo a cuore Ferrara città universitaria, è importante l’istituzione di questo tavolo per poter prendere una decisione includendo tutte le parti al fine di evitare, per quanto più possibile, soluzioni drastiche”.
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