Politica
15 Novembre 2019
Naomo Lodi: "Progetto nato e pensato male, dobbiamo intervenire". E il caso della senzatetto Elizabeth diventa motivo di scontro con la Cgil

Recinzioni notturne anche per Piazza Verdi e multe da mille euro per chi urina

di Ruggero Veronese | 4 min

Leggi anche

Detenuta violentata. Zonari: “Lo Stato ha fallito. E chi sminuisce la violenza è parte di quel fallimento”

"Quanto accaduto alla donna transgender detenuta nel carcere dell’Arginone è di una gravità inaudita". Anna Zonari, consigliera de La Comune di Ferrara, interviene su ciò che è accaduto dalla casa circondariale Costantino Satta di Ferrara. A rendere poi questa vicenda "ancora più insopportabile" sono poi arrivate "le parole pronunciate dall’ex direttrice del carcere, Nicoletta Toscani, che ha ricoperto l’incarico all’Arginone dal 2019 fino al luglio 2024"

Violenza alla donna trans. Cucchi interroga Nordio

Dopo la violenza subita dalla detenuta trans il 24 giugno Ilaria Cucchi, che il 30 giugno ha fatto un'ispezione a sorpresa alla casa circondariale Costantino Satta di Ferrara, ha presentato un'interrogazione al ministro della giustizia Carlo Nordio

Gaza. Il boicottaggio come resistenza non violenta

Il boicottaggio dei prodotti di Israele, messo in atto con grande atto di coraggio dalla più grande catena di distribuzione commerciale italiana, la Coop, è un antica pratica di resistenza civile non violenta

Concerti. “Serve programmazione seria e partecipata”

«Basta con la finta contrapposizione tra chi vuole una città viva e chi sogna il silenzio: il vero problema è come si costruisce una politica culturale degna di questo nome». Tommaso Lanzoni, co-portavoce di Coalizione Civica per Ferrara, presenta il documento con cui la formazione civica prende posizione sul tema della cultura e dei grandi eventi musicali in città

Chiappini (Pd): “Quali progetti di Asp per Amanda Guidi?”

La scorsa settimana ha provato a togliere il braccialetto elettronico per poi aggredire i carabinieri intervenuti dicendogli di voler tornare in carcere. Ora la consigliera comunale del Pd Anna Chiappini chiede, con un'interrogazione, di sapere "quale sia stato nel caso in questione il progetto di assistenza e recupero  pensato"

“Un progetto nato e pensato male, sul quale ora siamo costretti a intervenire”: questo il giudizio del vicesindaco Nicola ‘Naomo’ Lodi su piazza Verdi, diventata come noto il principale luogo della ‘movida’ dei giovani ferraresi e studenti fuori sede fin dal momento della sua inaugurazione nel giugno scorso.

E la movida si è portata dietro rumori e disagi fino a tarda notte per i residenti. Una situazione che nel corso di questi mesi ha attirato numerose lamentele, sfociate anche in 12 esposti agli organi di giustizia, e che durante l’estate l’amministrazione aveva provato ad arginare con una serie di ‘sgomberi soft’, anticipando di notte le operazioni di pulizia della piazza. Ma negli ultimi due mesi, come del resto era stato da molti preventivato, la situazione si è addirittura aggravata con l’inizio dell’anno universitario e l’arrivo a Ferrara di migliaia di studenti fuori sede, che hanno aumentato il carico di frequentatori notturni della piazza.

Dopo l’incontro di giovedì pomeriggio con residenti e commercianti l’amministrazione ha quindi deciso di usare il pugno duro, come riferito il giorno successivo alla stampa. E annuncia una serie di misure che puntano a eliminare i ritrovi notturni dopo le due di notte.

In primis la chiusura notturna di piazza Verdi, attraverso nuove recinzioni che il Comune sta progettando e che scatterebbero ogni notte dopo l’orario di chiusura dei locali. Ma anche attraverso l’inasprimento (“fino al massimo consentito dalla legge”, afferma Lodi) delle pene e sanzioni per i comportamenti che in questi mesi hanno sollevato più lamentele, da chi urina nelle vie circostanti a chi suona chitarre e tamburi anche a tarda notte.

“Le sanzioni per chi verrà sorpreso in questi comportamenti – afferma Lodi – saranno anche superiori ai mille euro. A Ferrara ci sono altri luoghi dove ci si può ritrovare fino a tarda notte senza disturbare i residenti, come la piazza del Duomo dove non ci sono abitazioni e per anni è stato il centro della movida. Non abbiamo niente contro gli studenti, ma in piazza Verdi vivono molti residenti che hanno il diritto di riposare. Da quando ci siamo insediati abbiamo iniziato a lavorare insieme ai residenti per risolvere questa situazione e ci siamo trovati di fronte a un bivio: o la piazza torna a essere un parcheggio, oppure bisogna rimetterci mano e intervenire, ma è un lavoro che richiede del tempo”.

Il vicesindaco afferma che la stessa progettista che ha realizzato il restyling della piazza si è occupata del progetto per le recinzioni (visibili nelle foto), che ora dovrà passare per la Sovrintendenza alle Belle Arti per ricevere l’approvazione.

Gli assessori sottolineano più volte di aver trovato collaborazione nella maggior parte dei locali, con l’assessore al commercio Matteo Fornasini a specificare che “non ci sono connessioni tra questi fenomeni e la presenza dei locali, che all’una di notte iniziano a far uscire la gente e hanno aiutato molto a risolvere i problemi in via Carlo Mayr anche grazie a un’azienda di sorveglianza privata. Nessuno vuole che la piazza torni spoglia come era 30 anni fa, e chi era a Ferrara in quegli anni ricorda bene i problemi che c’erano (lo spaccio di droga, ndr). Il problema però è quello che succede dopo che i locali chiudono, con persone anche fuori dal mondo universitario che si portano gli alcolici da casa”.

C’è poi un altro problema, piuttosto delicato a livello sociale: è quello di Elizabeth, la senzatetto americana che da mesi vive sulle panchine di piazza Verdi, accumulando cartoni e rifiuti in una sorta di bivacco a cielo aperto. L’assessore ai servizi sociali Coletti ripercorre la storia della donna (seguita dai servizi sociali dal 2001 e in carico al servizio anziani dal 2016), che è stata ospite di una struttura convenzionata con l’Asp fino allo scorso luglio, per poi rifiutare tutte le soluzioni proposte dai servizi sociali, come l’inserimento in una struttura protetta per donne in difficoltà o la nomina di un amministratore di sostegno.

Il paradossale risvolto della vicenda di Elizabeth è che rischia di trasformarsi in un motivo di scontro tra l’amministrazione e la Cgil, la cui sede si affaccia proprio sulle panchine di piazza Verdi dove la donna è solita accamparsi.

Secondo gli assessori infatti la donna andrebbe in qualche modo spronata ad accettare le proposte di aiuto dei servizi sociali piuttosto che assecondata nella sua volontà di vivere all’aperto, in particolare con l’inverno alle porte. Il sindacato avrebbe infatti avvicinato la senzatetto permettendole di accumulare i propri averi in un locale poco distante: “Per la Cgil non si tratta di rifiuti, ma di ‘masserizie’, e quindi ora Elizabeth gira anche con un carrettino per portare in giro queste cose. Magari il sindacato può aiutarci anche a farle accettare un posto dove dormire, visto che noi di certo non la possiamo costringere”.

Gli assessori hanno sottolineato che la Cgil non ha raccolto l’invito a partecipare all’incontro di giovedì pomeriggio tra l’amministrazione e i commercianti e residenti della zona.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com