Cronaca
4 Ottobre 2019
Una delle madri dei minori vi aveva già fatto cenno durante la sua testimonianza, il dispositivo consegnato al tribunale: verrà eseguita una perizia

Adescamento di minori, spunta una chiamata registrata su un vecchio cellulare

di Redazione | 2 min

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Una delle madri dei minori vi aveva già fatto cenno durante la sua testimonianza, ora quella chiamata compromettente potrebbe essere realmente disponibile nel processo che vede un uomo di 44 anni a processo per atti sessuali, corruzione e adescamento dei minori.

Quella chiamata – che (da quanto si è capito almeno) il minore fece all’uomo sotto la supervisione dei genitori con lo scopo di acquisire elementi di prova  – dovrà prima essere estratta dal vecchio smartphone nel quale sarebbe stata registrata e salvata e che è stato ritrovato recentemente e consegnato al tribunale nell’udienza del 3 ottobre. Il giudice Vartan Giacomelli ha accolto la richiesta della pm Barbara Cavallo per l’effettuazione di una perizia informatica, che verrà disposta nella prossima udienza, fissata per fine mese.

Giovedì sono stati brevemente sentiti i carabinieri che indagarono e raccolsero le denunce. Uno di essi ha raccontato di non aver mai visto, pur essendone stato messo a conoscenza dell’esistenza, la chiavetta usb che l’uomo avrebbe consegnato a uno dei minori e contente immagini pornografiche: secondo il militare quel supporto informatico era stato riconsegnato all’uomo e non venne concesso dalla procura di fare una perquisizione e un sequestro.

I fatti risalgono al 2014, quando secondo l’accusa l’imputato rivolse attenzioni troppo esplicite verso un gruppetto di ragazzini e ragazzine che frequentavano un parchetto pubblico dell’Alto Ferrarese, dove portava anche suo figlio per giocare.

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