Cronaca
24 Maggio 2019
Un uomo di 44 anni a processo: avrebbe parlato loro in maniera troppo esplicita di sesso e consegnato fotografie pornografiche

Alla sbarra con l’accusa di aver adescato minori in un parco

di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Una locandina in vetrina, una mano tesa: Ferrara contro la violenza sulle donne

Una locandina nelle vetrine della città per dire "Basta violenza sulle donne". Un semplice foglio, ma capace di trasformare negozi, farmacie e mercati in veri presidi di ascolto e protezione per chi vive situazioni di paura o isolamento. Ferrara si mobilità così, con una rete diffusa e concreta, per dare un segnale chiaro: qui nessuna donna è sola

La biblioteca che dà ‘lezioni di sicurezza’ ad Alan Fabbri

La Biblioteca Popolare Giardino interviene pubblicamente dopo il post con cui il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, ha celebrato l’inaugurazione della nuova biblioteca comunale Dino Tebaldi. Un post in cui il sindaco ha ricordato le critiche ricevute in passato prendendo le distanze da chi “pensava di combattere la mafia nigeriana aprendo una biblioteca in Gad”

Nessun rapporto sessuale diretto, ma avrebbe adescato alcuni minori parlando loro di sesso in maniera esplicita, non nascondendo la sua eccitazione, fotografandoli e addirittura consegnando loro delle immagini pornografiche. Sono le accuse alle quali deve rispondere un uomo di 44 anni, finito alla sbarra per atti sessuali, corruzione e adescamento dei minori.

Secondo quanto emerso finora, i fatti risalgono al 2014, quando un gruppetto di ragazzini e ragazzine frequentando un parchetto pubblico dell’Alto Ferrarese è venuto in contatto con l’uomo, che portava lì suo figlio per giocare. Dopo un po’ i giovani avrebbero iniziato a mostrare segni di turbamento, percepiti dai genitori che, interrogandoli, hanno scoperto che il 44enne parlava loro in maniera piuttosto esplicita di sesso e di rapporti sessuali.

La cosa non si sarebbe però limitata solo a questo. Secondo i racconti dei minori e dei loro genitori (una famiglia si è costituita parte civile nel processo) l’uomo avrebbe spesso indossato delle tute molto larghe, senza intimo, dando a vedere il suo stato di eccitazione durante alcuni incontri e chiacchierate. Inoltre, con la scusa di fare delle foto a suo figlio, avrebbe in realtà inquadrato i ‘lati b’ di due ragazzine. E, ancora, in un’occasione avrebbe anche consegnato a uno dei ragazzini del gruppetto una chiavetta usb contente immagini pornografiche che poi sarebbero state viste proprio dai minori.

Chiavetta che sembrerebbe essere stata smarrita in fase d’indagine – che sembra essere stata circoscritta in sostanza alla sola raccolta delle denunce dei genitori – e di cui oggi non c’è traccia da nessuna parte. Nell’udienza di giovedì è stato sentito uno dei carabinieri inquirenti e la madre di una delle vittime.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com