Frontale in via Bonzagni: due donne ferite, disagi al traffico
Scontro frontale nel tardo pomeriggio in via Bonzagni: due donne ferite e trasportate a Cona, disagi al traffico per i soccorsi
Scontro frontale nel tardo pomeriggio in via Bonzagni: due donne ferite e trasportate a Cona, disagi al traffico per i soccorsi
Ogni scuola ha progetti e identità particolari: non è questa la sede per mettere in evidenza le differenze tra gli istituti cittadini. Però ci fa piacere segnalare una piccola ricchezza di una delle scuole ferraresi
"Free Gaza", "Palestina libera". In concomitanza con l'accensione dell'albero di Natale a Ferrara, davanti alla cattedrale, gli attivisti di Ferrara per al Palestina hanno voluto "accendere le luci" anche sulla Striscia ricordando che "non c'è Natale finché cadono bombe"
Il sagrato della concattedrale di Comacchio è stato dedicato a San Giovanni Paolo II che visitò la città nel 1990 durante il sui 91esimo viaggio di 148 fatti in Italia durante il suo pontificato
A 24 ore dalla prima scarcerazione, un di 60enne residente a Ferrara è stato nuovamente arrestato dai Carabinieri per aver violato il divieto di avvicinamento
Nessun rapporto sessuale diretto, ma avrebbe adescato alcuni minori parlando loro di sesso in maniera esplicita, non nascondendo la sua eccitazione, fotografandoli e addirittura consegnando loro delle immagini pornografiche. Sono le accuse alle quali deve rispondere un uomo di 44 anni, finito alla sbarra per atti sessuali, corruzione e adescamento dei minori.
Secondo quanto emerso finora, i fatti risalgono al 2014, quando un gruppetto di ragazzini e ragazzine frequentando un parchetto pubblico dell’Alto Ferrarese è venuto in contatto con l’uomo, che portava lì suo figlio per giocare. Dopo un po’ i giovani avrebbero iniziato a mostrare segni di turbamento, percepiti dai genitori che, interrogandoli, hanno scoperto che il 44enne parlava loro in maniera piuttosto esplicita di sesso e di rapporti sessuali.
La cosa non si sarebbe però limitata solo a questo. Secondo i racconti dei minori e dei loro genitori (una famiglia si è costituita parte civile nel processo) l’uomo avrebbe spesso indossato delle tute molto larghe, senza intimo, dando a vedere il suo stato di eccitazione durante alcuni incontri e chiacchierate. Inoltre, con la scusa di fare delle foto a suo figlio, avrebbe in realtà inquadrato i ‘lati b’ di due ragazzine. E, ancora, in un’occasione avrebbe anche consegnato a uno dei ragazzini del gruppetto una chiavetta usb contente immagini pornografiche che poi sarebbero state viste proprio dai minori.
Chiavetta che sembrerebbe essere stata smarrita in fase d’indagine – che sembra essere stata circoscritta in sostanza alla sola raccolta delle denunce dei genitori – e di cui oggi non c’è traccia da nessuna parte. Nell’udienza di giovedì è stato sentito uno dei carabinieri inquirenti e la madre di una delle vittime.
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