Cronaca
11 Settembre 2019
A ottobre la chiusura dell'istruttoria, poi la sentenza per il processo che vede un 44enne alla sbarra con accuse pesantissime

Adescamento di minori al parco, il giudice vuole sentire ancora gli inquirenti

di Daniele Oppo | 2 min

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Servirà almeno un altro giro di testimonianze prima di arrivare alla conclusione del processo che vede alla sbarra un uomo di 44 anni accusato di atti sessuali, corruzione e adescamento dei minori.

Martedì pomeriggio, dopo la testimonianza resa dalla madre di uno dei giovanissimi coinvolti nella vicenda (che ha in sostanza confermato alcuni aspetti già emersi nelle udienze precedenti), il giudice Vartan Giacomelli ha deciso di sentire nuovamente uno degli inquirenti per approfondire alcuni aspetti della storia e un altro militare che avrebbe eseguito una parte delle indagini.

I fatti risalgono al 2014, quando l’imputato avvicinò un gruppetto di ragazzini e ragazzine in un parchetto pubblico dell’Alto Ferrarese, dove portava anche suo figlio per giocare. Dopo un po’ i giovani avrebbero iniziato a mostrare segni di turbamento, percepiti dai genitori che, interrogandoli, avrebbero appurato che il 44enne parlava loro in maniera piuttosto esplicita di sesso e di rapporti sessuali. Secondo i testimoni, inoltre, l’uomo avrebbe mostrato la sua eccitazione ai minori, usando tute molto larghe e con la scusa di fotografare suo figlio, avrebbe inquadrato anche gli altri giovani da dietro. Una delle minori coinvolte ha raccontato anche che il 44enne tentò di baciarla e ragì in maniera violenta al suo rifiuto. Avrebbe anche regalato loro un libro del Kamasutra e una chiavetta usb contenente immagini pornografiche, che però non è presente nel fascicolo delle indagini e nessuno sa dove sia.

Il giudice Giacomelli ha rinviato al 3 ottobre, data in cui è fissata anche la discussione e in cui dovrebbe arrivare anche la sentenza.

 

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