Spal
29 Settembre 2019
L'attacco biancoazzurro non riesce a pungere. Tanta fatica anche sugli esterni

Le pagelle della Spal: Berisha super ma poco altro

di Redazione | 3 min

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Spal, salvezza raggiunta tra i rimpianti

Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Etrit Berisha (foto di Fabio Petrosino)

di Andrea Mainardi

Berisha 7.5: Partita clamorosa la sua. Si oppone due volte a Dybala, tre a Ronaldo da posizione ravvicinata e soprattutto nel primo tempo su Ramsey compie già una delle più belle parate dell’anno. Sfortunato in occasione della rete di Pjanic dato che Valdifiori gli devia il pallone in maniera impercettibile ma decisiva.

Tomovic 6: La Juventus spinge molto dalle sue parti con Ronaldo nel primo tempo. Lui cerca di metterci una pezza più volte con la sua esperienza e di fatto rischia solo una volta quando Ramsey gli sfugge esaltando Berisha che di piede salva la Spal.

Vicari 6: Riesce a tenere compatto il reparto compatto non facendosi quasi mai sorprendere dai cross juventini. Pericoloso di testa nel secondo tempo quando spizza bene una punizione di Murgia.

Igor 5.5: Nel primo tempo oscilla sempre tra la grandissima giocata e la banale palla persa, ma riesce sempre a cavarsela mostrando anche un buon piede in disimpegno. Male invece nella ripresa quando mostra molta meno personalità perdendosi anche Ronaldo in occasione del due a zero.

Sala 5: Dalla sua parte la Spal potrebbe affondare, cercando di attaccare Matuidi fuori posizione, ma Sala non riesce mai a sganciarsi col giusto tempismo non giungendo mai sul fondo. Anche in fase difensiva non sembra irreprensibile e dalle sue parti la Juve trova ampi spazi.

Murgia 5.5: Con la palla tra i piedi non trova i giusti tempi di gioco faticando molto nei confronti i Rabiot. Nel primo tempo avrebbe anche una buona occasione in contropiede ma se la divora allungandosi il pallone. Meglio in interdizione.

Valdifiori 6: Prova incoraggiante la sua, che si dimostra a suo agio nella posizione di regista uscendo da diverse situazione complicate. Riesce a farlo soprattutto nel primo tempo mentre nella ripresa arranca come tutta la Spal.

Missiroli 5.5: Anche per lui partita a due velocità: nei primi quarantacinque minuti mostra ottima gamba riuscendo a spezzare molte trame di gioco sulla trequarti della Juventus, pur soffrendo molto in fase di ripartenza. Quando cala lui nella ripresa, il baricentro spallino si abbassa troppo dando le chiavi della partita a bianconeri.

Reca 5: Vero, è uno dei pochi spallini a saltare l’uomo con un paio di sgroppate ma si prende una quantità enorme di rischi non necessari col pallone tra i piedi. La Juve appena può lo pressa subito e spesso perde palla nella propria trequarti. Molto bloccato nella ripresa.

Moncini 5: Debutto in serie A per lui in un palcoscenico difficile come quello dello ‘Stadium’. Prova a farsi vedere con una paio di strappi nel primo tempo ma, pur apprezzando il suo dinamismo, raramente lo si nota in area juventina.

Petagna 5,5: Difficile chiedergli di più. Spesso si trova isolato ma col suo fisico lotta alla pari con De Ligt e Chiellini e riesce anche a smistare qualche buon pallone in fase offensiva. Purtroppo per la Spal non riesce mai ad andare davvero alla conclusione.

Strefezza 5.5: Mostra discreta personalità soprattutto nel rifilare qualche calcione in giro mentre con la palla al piede subisce la maggior fisicità dei campioni avversari.

Jankovic 5.5: Tocca pochissimi palloni senza incidere.

Paloschi s.v.

Leonardo Semplici 6: La squadra al momento sembra un equilibrista sopra una corda sottilissima, ancora regge dal punto di vista psicologico e lo dimostra non crollando anche grazie ad un Berisha strepitoso. E’ costretto a schierare tanti esordienti i quali scendono comunque tutti in campo col giusto atteggiamento pur con limiti tecnico tattici. Ora si aspettano tante risposte che dovranno arrivare sabato prossimo contro il Parma.

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