Codigoro. Nessuna riduzione di pena per Manuel Sartori, l’esecutore materiale dell’efferato delitto di Pontelangorino, costato la vita nel gennaio 2017 a Salvatore Vincelli e alla moglie Nunzia Di Gianni. Parla chiaro la sentenza emessa nelle scorse ore dalla Suprema Corte di Cassazione, che ha rigettato la richiesta della famiglia del giovane: la pena stabilita nel primo grado di giudizio e confermata in Appello è stata mantenuta a 18 anni di reclusione, da continuare a scontare per il momento nel carcere minorile di Bologna.
Una decisione quella dei giudici capitolini – chiamati ad esprimersi sulla corretta applicazione della legge e non sui fatti – che ha gettato nello sconforto i genitori del baby killer, e deluso il legale della famiglia codigorese, Lorenzo Alberti Mangaroni Brancuti. Come risaputo, la loro speranza era e resta quella che venisse fatto un distinguo tra la pena inflitta al 19enne e quella stabilita per Riccardo Vincelli, mandante dell’omicidio nonché figlio delle vittime.
Per quest’ultimo l’iter processuale si era fermato alla sentenza della Corte d’Appello, senza proseguire con richieste di riduzioni di pena.
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