Attualità
25 Settembre 2019
Terzo sciopero mondiale per il clima. Corteo venerdì mattina dal parco Massari a Medaglie d’Oro. Il movimento studentesco: "Non c'è più tempo, il cambiamento climatico è già realtà letale"

Fridays for Future in marcia per il clima a Ferrara: “Dalla parte giusta della storia”

di Redazione | 3 min

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Corteo del 25 aprile. La Resistenza vive

Oltre cento persone al corteo organizzato dal centro sociale La Resistenza. Dal parco Coletta a piazza Castello studenti e lavoratori di ogni età hanno intonato insieme “Bella Ciao” e altri canti antifascisti.

“Avete distrutto i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote”. Il grido di Greta Thunberg contro i leader mondiali presenti al summit sul clima nella sede Onu a New York risuonerà ancora più forte al terzo sciopero mondiale per il clima che venerdì 27 settembre porterà migliaia di persone a manifestare in tutto il mondo per chiedere ai governi azioni concrete conto i cambiamenti climatici.

I sogni della giovane attivista svedese marciano con Fridays for Future anche a Ferrara. Il movimento studentesco organizza per il 27 settembre, giorno scelto in tutta Europa per lo sciopero globale, una manifestazione che partirà alle 9.45 dal parco Massari e terminerà in piazzale delle Medaglie d’Oro.

I ragazzi di Fff lanciano un “un appello a tutta la provincia, a scendere in piazza venerdì per metterci insieme dalla parte giusta della storia” perché “gli scienziati ci dicono da anni, inascoltati, che se non si agisce subito dimezzando entro il 2030 le emissioni globali di gas climalteranti e azzerandole entro il 2050, i cambiamenti climatici potrebbero diventare irreversibili, mettendo ancor più seriamente a rischio il nostro pianeta. Non c’è più tempo“.

“Ondate di caldo, alluvioni e uragani stanno provocando centinaia di vittime e devastando diverse comunità in tutto il mondo – spiegano gli organizzatori del terzo Global Climate Strike -. Secondo la comunità scientifica entro pochi decenni circa il 75% delle specie viventi scomparirà dalla Terra. Cos’altro dobbiamo aspettare? Nella nostra provincia questa estate abbiamo assistito e subito danni in seguito a grandinate abnormi, trombe d’aria e bombe d’acqua. Il cambiamento climatico è già una realtà letale e sta procedendo ad una velocità enorme. I governi si stanno incontrando ma ancora non ci sono azioni sufficientemente incisive, nonostante l’ultimo avvertimento molto severo da parte dei climatologi a livello internazionale sul fatto che ci restano solo 11 anni per invertire questo processo“.

Ad accogliere l’appello sono già Agire Sociale – Associazione Servizi Volontariato e Forum del Terzo Settore della provincia di Ferrara e Modena che invitano gli enti di Terzo Settore (associazioni non profit, cooperative sociali…) del territorio estense ad aderire alla marcia per il clima.

In prima linea è annunciata la presenza del sindaco Alan Fabbri mentre l’assessore all’Ambiente Alessandro Balboni, che ha partecipato alle precedenti edizioni con i militanti di Azione Studentesca, sarà impegnato per lavoro a Oslo, sempre per un’iniziativa dedicata all’ambiente.

Anche Il battito della città parteciperà alla marcia mondiale per il clima per chiedere “giustizia climatica e azioni di emergenza per affrontare la crisi climatica” e di conseguenza sollecitare “i governi (locali e non) ad agire ora per proteggere acqua, clima e comunità”.

Il consiglio degli studenti ha approvato all’unanimità la mozione presentata dalle associazioni studentesche Udu e Link per chiedere la sospensione delle attività didattiche nella giornata del 27 settembre, in occasione del terzo sciopero per il clima. Si attende il responso ufficiale di Unife che con ogni probabilità rigetterà la richiesta per problemi legati al calendario in difficoltà per l’inizio delle lezioni e aumento del numero matricole.

Sui cambiamenti climatici interviene anche Legambiente: “Il mondo brucia, i cittadini si riattivano per il clima, ma l’Emilia Romagna rimane ferma su infrastrutture pensate nel passato e punta dritto sulle autostrade. La decisione della Regione di mettere sul piatto dell’autostrada Cispadana altri 100 milioni di euro rafforza la corsa del territorio verso la mobilità su gomma, a favore dei grandi gruppi coinvolti nelle opere”. Nella settimana del clima, quindi, gli attivisti di Legambiente chiedono di aprire un dibattito sulle priorità delle infrastrutture “per la programmazione del gettito autostradale per il trasporto pubblico e non per altro cemento”.

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