Copparo
16 Settembre 2019
Mattinata di terrore a Copparo per una 25enne e la piccola minorenne. L'intervento dei Carabinieri pone fine all'incubo. Arrestato e condotto in carcere un 31enne

Marito violento, madre e figlia si barricano in bagno

di Redazione | 2 min

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Copparo. Ancora un caso di “violenza di genere” a Copparo. Il secondo in un paio di giorni, a distanza di tre settimane dall’omicidio di Cinzia Fusi commesso dal proprio compagno.

Lo scorso sabato mattina alla Centrale Operativa sul numero di Pronto Intervento “112” della Compagnia Carabinieri di Copparo è giunta una telefonata con richiesta di aiuto da parte di una donna, la quale ha riferito di essere stata percossa dal proprio marito e di essersi chiusa a chiave nella toilette insieme alla figlia minore.

Immediatamente scatta l’allarme e la pattuglia più vicina, ovvero quella della Stazione di Ambrogio, viene inviata sul posto. Dopo poco i militari giungono nei pressi dell’abitazione e già dalla pubblica via sentono le urla di aiuto della donna. I militari individuano l’appartamento, bussano alla porta e, una volta dentro, si trovano davanti un uomo, A.E., marito convivente della donna, 31enne residente a Copparo. L’uomo, visibilmente agitato, riferisce di aver appena litigato con la moglie.

I Carabinieri bussano quindi alla porta del bagno. A fatica la donna aprirà la porta visibilmente impaurita. Alla vista degli uomini in divisa scoppia in un pianto liberatorio. E’ la fine di un incubo. La ragazza, 25enne, si presenta con vistosi lividi alle braccia e una ferita sanguinante alla bocca, segni di un’aggressione recentissima. Con lei una bambina minore, anch’essa sotto shock. I segni di violenza ci sono pure sulla porta del bagno.

Marito e moglie vengono immediatamente separati. Lui accompagnato in caserma per gli accertamenti del caso, lei accompagnata in ospedale a Cona per le cure mediche (avrà una prognosi di 7 giorni salvo complicazioni).

La scena commuovente e toccante per i Carabinieri è stata quella di ricevere un tenero ringraziamento per la loro presenza proprio dalla figlia minore della coppia. La bambina, infatti, alla vista dei militari in uniforme sorride e, come fatto in precedenza dalla mamma, li abbraccia. La sua spontaneità consiste poi nel raccontare che il suo papà è stato violento con la mamma, ma che era stato più cattivo il giorno prima. Un indizio che fa pensare a violenze ripetute, come verrà poi confermato in sede di ricezione di denuncia da parte della giovane vittima. Sarà proprio la 25enne a denunciare ripetute percosse e minacce da quel ragazzo che ha sposato sette  anni fa. Violenze per futili motivi, dirà in denuncia.

L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato portato presso la Casa Circondariale di Ferrara, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

I Carabinieri rinnovano sempre l’invito a denunciare immediatamente le violenze subite.

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