Economia e Lavoro
15 Agosto 2019
L’associazione ha fatto il punto con i pericoltori del territorio sull’annata produttiva disastrosa. Presto un incontro con le altre associazioni di Agrinsieme

Cia Ferrara: mobilitazione per chiedere subito i danni da cimice asiatica

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Fusione tra Fondazione Estense e Modena: è fatta

I rispettivi consigli di indirizzo hanno approvato il progetto di fusione per incorporazione della Fondazione Estense, segnando un passaggio decisivo nel percorso di avvicinamento tra i due enti, avviato a fine 2024

Medie imprese. Ferrara fanalino di coda in Regione

Un fatturato medio di 0,7 miliardi di euro con 13 medie imprese. È il dato più basso di tutta la Regione Emilia Romagna con Ferrara unico provincia a non superare con le sue medie imprese il miliardo di euro di fatturato

Sviluppo rurale. Destinati oltre 74 milioni di euro dalla Regione

La Regione Emilia-Romagna destina più di 74 milioni di euro alle indennità compensative dei territori rurali, soprattutto nelle aree montane, alla promozione di prodotti a indicazione geografica e agli interventi per la prevenzione del dissesto idrogeologico

La Regione porta un po’ di Ferrara a New York

C'è anche un po' di Ferrara con il Riso del Delta del Po al lancio delle eccellenze agroalimentari dell’Emilia-Romagna promosso dalla Regione al Summer Fancy Food Show di New York

“Siamo di fronte a una situazione drammatica e per questo tutti gli agricoltori, indipendentemente dalla loro associazione di riferimento, devono manifestare per far emergere i gravi problemi che attraversano la nostra pericoltura. Perché non si tratta di qualche azienda frutticola che rischia di chiudere, ma di decine di migliaia di posti di lavoro che andranno in fumo e di un intero indotto economico che verrà a mancare”. Lo ha detto Stefano Calderoni, presidente di Cia–Agricoltori Italiani Ferrara, ai frutticoltori riuniti per fare il punto sull’annata produttiva e sui diversi problemi fitosanitari, primo fra tutti la cimice, e climatici che l’anno resa a dir poco disastrosa.

“Come sappiamo i danni sono enormi – continua Calderoni – e noi siamo impotenti perché non ci sono strumenti efficaci per combattere la cimice e la ricerca pubblica e super partes è all’anno zero. Abbiamo sentito tante possibili soluzioni, alcune ritenute quasi miracolose come l’introduzione della vespa “Samurai”, ma il fatto è che questi fitofagi continuano a proliferare e a sottrarre reddito alle aziende agricole. E la mancanza di reddito non è un problema solo degli agricoltori, ma di un intero territorio, dei sindaci, dei sindacati agricoli e anche dei consumatori. Tutti devono rendersi conto che la nostra difficoltà è una difficoltà di una società che non avrà più impiegati stagionali in agricoltura e nemmeno prodotti italiani da portare in tavola. Allora – continua il presidente di Cia Ferrara – è ora di svegliarsi, di essere uniti, di attuare una mobilitazione generale senza bandiere o appartenenza perché siamo tutti nella stessa melma, dalla quale non riusciamo a emergere. Per questo la prossima settimana abbiamo convocato un coordinamento di Agrinsieme per decidere le prossime mosse perché credo che tutti dovremmo sederci intorno a un tavolo per discutere di azioni unitarie per il bene del comparto. In questo modo potremmo chiedere, con una voce più forte, interventi straordinari come è stato fatto per la Xylella in Puglia, che dovrebbero arrivare subito per consentire alle aziende agricole di pagare mutui, prestiti e personale. Avevamo già pianificato di incontrare il ministro Centinaio a Ferrara, ma ora questa situazione politica rende difficile qualsiasi mossa e purtroppo è un altro stop a quel sostegno immediato che servirebbe ai produttori. Se non faremo qualcosa mancheranno le aziende, il lavoro e mancheranno le pere italiane”.

Nei prossimi giorni Agrinsieme Ferrara scriverà anche ai sindaci del territorio, per sollecitare un loro intervento congiunto nei confronti della Regione Emilia- Romagna, come ha spiegato Massimo Piva, vicepresidente dell’associazione

“I sindaci devono rendersi conto di quanto vale l’agricoltura sul loro territorio e cercare di salvarla in tutti i modi, sollecitando in maniera congiunta la Regione perché ci fornisca degli strumenti di “emergenza”. Questa non è una battaglia di pochi frutticoltori ferraresi, ma una guerra globale di tutto il settore agricolo e si tratta di sopravvivere o soccombere. Purtroppo se non ci impegneremo in prima persona, mettendoci la faccia e non ci sarà un sostegno politico, dai Comuni alla Regione, fino a Bruxelles allora saremo davvero finiti”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com