Spal
9 Agosto 2019
Bene Di Francesco e Igor continua a convincere. Diverse invece le perplessità sulla fascia destra

Spal – Cesena: chi sale e chi scende

di Redazione | 2 min

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Al netto dei problemi fisici, mister Semplici ha ‘osato’ proponendo soluzioni di gioco e tattiche molto decise in questa ultima uscita del precampionato in modo da poter effettivamente pesare la duttilità della propria squadra. Come nelle precedenti uscite, anche in questo caso sono saltate all’occhio cose buone e meno buone.

CHI SALE:

Di Francesco: Prima vera sgambata con i compagni e primi ‘sprazzi’ di vero Di Francesco. Gioca nel suo ‘habitat naturale’ ovvero esterno sinistro nel tridente d’attacco e desta un’ottima impressione spendendosi molto anche in fase difensiva. Freddo nel trafiggere Agliardi in occasione dell’uno a zero.

Petagna: Anche lui timbra il cartellino con la tambureggiante azione che porta al raddoppio spallino. Nella ripresa potrebbe raddoppiare ma pecca di precisione davanti ad Agliardi. Per il resto lavora molto bene per la squadra venendo a giocare anche molto dentro al campo, cosa che consente ai compagni di svariare sul fronte offensivo permettendo alla Spal di alzare spesso il baricentro.

Igor: Altra uscita convincente per il difensore brasiliano, che esce da questi novanta minuti con ulteriori certezze dal punto di vista fisico e tattico. Decisivo nel primo tempo quando respinge il tiro a botta sicura di Sarao e pericoloso anche nei calci piazzati in almeno due circostanze.

CHI SCENDE:

D’Alessandro: Assieme a Jankovic è colui che sembra patire maggiormente gli esperimenti tattici di mister Semplici. Se in fase offensiva inizia anche col piede giusto, in quella difensiva è costantemente in affanno ed i compagni della ‘catena’ di destra non lo aiutano di certo. Suo però l’assist per la rete di Floccari.

Cionek: Molto meno brillante rispetto alle ultime uscite, va spesso in difficoltà di fronte alla velocità di Valeri e Russini che spesso lo prendono in mezzo durante le loro combinazioni. Niente paura comunque, con l’aumentare della condizione fisica tornerà anche il vero Cionek.

Jankovic: Su di lui c’è un enorme cartello di ‘lavori in corso’. Semplici sta tentando di decifrarlo provandolo in tante zone di campo e la partita di oggi non fa eccezione. Per lui quarantacinque minuti sul centrosinistra offensivo nel quale si sono viste buone cose (tra cui il delizioso assist a Di Francesco), ed altre circostanze nelle quali ha fatto emergere dei tempi di gioco non ancora in totale sintonia col resto della squadra. Fa il compitino in fase difensiva, ma è lecito aspettarsi di più da lui.

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