di Giada Magnani

Argenta. “Ne sono stato informato solo a cose fatte; è inaccettabile che sia stata presa questa decisione, anche se temporanea, senza che ne sia stato informato né consultato in anticipo. Ho appreso di questa scelta da fonti non ufficiali. Solo in seguito a mie richieste di chiarimenti, c’è stato un incontro coi vertici sanitari. Ne è emersa una situazione di difficile soluzione, articolata e complessa, aggravata anche da imprevisti. Ma ora bisogna dare risposte ai cittadini. Perciò mi sono già messo al lavoro. E con la nuova giunta, che presenterò ufficialmente sabato prossimo in consiglio comunale, contiamo di poter riaprire le sale operatorie entro settembre”.

Parole del sindaco di Argenta, Andrea Baldini. Che interviene sulla delicata vicenda della sospensione, e quindi del trasferimento, per il periodo estivo, disposto dall’Ausl di Ferrara, di tutte le attività di chirurgia e degenza ortopedica dal Mazzolani-Vandini all’ospedale di Cona. Una tegola tra capo e collo insomma. Una notizia questa esplosa con la deflagrazione di una bomba, soprattutto dopo la questione, poi rientrata, che aveva infiammato anche la campagna elettorale, circa la scarsità di anestesisti nelle sale operatorie del nosocomio argentano.

Non concorda ovviamente con Baldini l’avversario politico, Ottavio Curtarello, che a nome del suo partito (la Lega) e della coalizione che ha sostenuto la sua candidatura a sindaco (composta anche da Fratelli d’Italia, Forza Italia e dalla lista civica Rinnovamento) fallita per soli 35 voti, non le manda di certo a dire alla controparte.

“Poco alla volta stanno smantellando l’ospedale di Argenta-tuona infatti il leader dell’alleanza di centro destra-ci tolgono i servizi e sembra che tutti cadano all’improvviso dalle nuvole, tirando in ballo ipotetiche mancate comunicazioni. Bugie: sotto sotto c’è invece dell’altro. Gli spazi di manovra ci son sempre stati, ad esempio nella conferenza di servizio possibile che non se ne sia mai parlato prima di cosa stesse bollendo in pentola? Il fatto è che ora, a campagna elettorale finita, vengono a galla i bubboni tenuti sinora nascosti, e che noi invece abbiamo sempre denunciato”.