Caso Cidas. Lodi ricorre in Appello
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Sette motivi per cui la sentenza di primo grado che ha condannato Nicola Naomo Lodi per induzione indebita va riformata o annullata
Intervento di Ilaria Baraldi, Portavoce della Conferenza Donne democratiche di Ferrara. "Andare a votare e votare 'si' ai 5 referendum un primo indispensabile passo per costruire un modello di società più giusto e equo"
Il Pd ha "appreso con stupore e rammarico che la Giunta, su indicazione della Commissione Toponomastica, ha disatteso quell’impegno avvallando la proposta di intitolare alla sola memoria dell’on. Preti lo spazio pubblico dell’ex autostazione, in via Rampari di San Paolo"
L’elemento storico e politico che distingue la violenza nazifascista dagli episodi violenti è l’imputabilità dei primi a una volontà diretta dei vertici nazifascisti di insanguinare, prima negli anni del regime e poi nella lenta ritirata, il nostro paese
Martedì pomeriggio i militanti di Gioventù Nazionale Ferrara si sono riuniti per rendere omaggio a Sergio Ramelli, giovane studente milanese brutalmente assassinato cinquant’anni fa
La denuncia a Estense.com del segretario comunale della Lega di Ferrara Nicola Lodi, ora fra i candidati della Lega alle amministrative, finisce sulle pagine di “Ossigeno per l’Informazione”, l’osservatorio istituito nel 2008 con il patrocinio della Fnsi e dell’Ordine nazionale dei Giornalisti “per documentare e analizzare il crescendo di intimidazioni e minacce nei confronti dei giornalisti italiani”.
Secondo “Ossigeno” l’episodio in questione rientrerebbe fra le “violazioni verificate” dello stesso osservatorio, come riportato al seguente link con un sintetico riassunto della vicenda.
La denuncia per diffamazione aggravata sporta da “Naomo” – dopo aver chiesto tramite il suo legale una ‘bonaria definizione’ della vertenza di 50mila euro, divenuta dopo 24 ore di 100mila – deriva da una serie di articoli pubblicati dal nostro quotidiano nell’aprile del 2018. Si tratta delle notizie nate dalle dichiarazioni fatte al giornale da due testimoni che avevano visto il segretario del Carroccio locale fermare un migrante davanti a una farmacia in corso Martiri della Libertà per chiedergli – questo sostiene la principale testimone della vicenda – i documenti. Dopo il primo articolo ne sono seguiti due, il primo con le spiegazioni di Lodi, che ha riferito che stava svolgendo indagini sul racket del latte in polvere (fenomeno di cui nei mesi successivi non si è saputo nulla), il secondo con la pubblicazione di un video girato dallo stesso entourage di Lodi, nel quale Naomo, non ancora assurto al ruolo di segretario comunale del partito ma già responsabile provinciale per sicurezza e immigrazione, interrogava in piena notte alcuni abusivi stranieri che si erano accampati all’interno del Palaspecchi.
Di quella denuncia, come riportato anche da “Ossigeno per l’Informazione”, in agosto “il pm ha chiesto di archiviare la querela, poiché a suo giudizio l’episodio “non travalica in alcun modo i limiti di pertinenza ad un fatto di oggettiva rilevanza pubblica e di continenza verbale nell’esposizione dei fatti”. Il querelante si è opposto all’archiviazione. Il 7 febbraio 2019 la questione è stata esaminata in udienza preliminare. Il Giudice si è riservato di decidere”.
L’intera vicenda finisce ora fra le possibili violazioni della libertà di stampa di cui “Ossigeno” verifica la fondatezza, classificando gli episodi in base al tipo di minaccia alla libertà di stampa e alla categoria dell’”aggressore”, pubblicando i risultati di ciascun caso ritenuto credibile sul proprio sito web.
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