Politica
26 Febbraio 2019
Dichiarazione shock di Rendine: "L'amministrazione non è stata con chi rischiava la vita". Partono le proteste, chiesto l'aumento delle forze dell'ordine

Sicurezza, l’eco del caso Aldrovandi in Consiglio: “Forze dell’ordine senza tutele”

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Scandalo donazioni. “Fabbri ha preso una decisione. Ha deciso di non fare la differenza”

“Quei 50mila euro non avrebbero risolto la situazione, ma a volte anche una goccia in mezzo al mare può fare la differenza”. Michela Venturi, l’infermiera simbolo della lotta al Covid e candidata nella lista di Anselmo, non usa mezzi termini per condannare lo scandalo delle donazioni all’ospedale (mai arrivate) su conti correnti attivati da Alan Fabbri

Patrizia Moretti su Matteo Falcinelli. “Spero i poliziotti vengano radiati”

"Spero davvero che ci sia giustizia e che i poliziotti responsabili siano radiati. Qui in Italia non va così: i poliziotti che hanno ucciso di botte mio figlio Federico Aldrovandi, condannati per omicidio, hanno avuto 6 mesi di sospensione e basta". Sono le parole che Patrizia Moretti utilizza per commentare le brutali violenze subite da Matteo Falcinelli, lo studente italiano fermato dalla polizia in Florida

di Martin Miraglia

“C’è un altro problema a mio avviso gravissimo in questa città: quando qualcuno chiama la polizia perché ci sono atti criminali questa arriva di corsa con le sirene. Chiaro che i responsabili scappano e non è possibile catturarli. Perché non vorrei pensare che questo comportamento derivasse da una disgrazia notevole che ha colpito la nostra città e mi riferisco ad Aldrovandi”.

Il ragionamento che fa risalire al 2005 i problemi di risposta delle forze dell’ordine ai problemi di ordine pubblico nel quartiere Gad è del capogruppo di Gol in consiglio comunale Francesco Rendine, e arriva durante la discussione dell’ordine dell’ordine del giorno presentato dal Pd che chiedeva al governo maggior personale in dotazione alla polizia ma che si è trasformato ben presto in un campo di battaglia sull’intera questione sicurezza.

Per Rendine però non basta soltanto la citazione dell’evento, e si spinge un po’ più in là affibbiando le colpe all’amministrazione comunale. “Quando si è verificata la morte di Aldrovandi la maggioranza non ha mai ammesso che è stata una disgrazia che ha colpito due gruppi. La volontà di ammazzare non c’era, è stata una disgrazia, ma si è dato troppo sostegno a una parte [i familiari della vittima, nda] ignorando l’altra [le forze dell’ordine, nda]. Questo ha fatto sì che, ed è umano capirlo, molti componenti delle forze dell’ordine non si siano sentiti tutelati da quest’amministrazione“.

Rendine non si ferma nonostante inizino ad arrivare i mormorii della maggioranza: “L’impressione che si ha avuto è che l’amministrazione stesse poco dalla parte di chi rischiava la vita intesa come modo di vivere futuro, con richieste risarcitorie a mio avviso esagerate da parte del sistema giudiziario. Si è rovinata la vita di due gruppi: di chi ha fatto certe azioni e di chi si è trovato senza un figlio, è una disgrazia che ha colpito due filoni. Questo ha influito…”. È a questo punto che Rendine si trova costretto a fermarsi per via delle proteste, che vedono il segretario provinciale del Pd Luigi Vitellio arrivare quasi alle urla per manifestare il suo dissenso e mettendo in difficoltà anche il presidente del consiglio comunale.

L’intervento di Rendine sulla questione sicurezza non sarà poi, a conti fatti, nemmeno centrale nella discussione sulla sicurezza — al netto degli strascichi che si porta dietro, inevitabilmente —, ma è la sommatoria della durezza del dibattito che tra scambi di accuse reciproche (di strumentalizzazione e di ritardi sono le più frequenti) e frequenti interruzioni al punto da rendere necessaria la sospensione della seduta per alcuni momenti, ha visto protagonista il consiglio comunale nella prima seduta utile dopo i fatti dello scorso sabato.

L’ordine del giorno che ha avviato lo scontro era a firma del Pd, ed è stato presentato con procedura d’urgenza per chiedere al governo un aumento dell’organico delle forze dell’ordine dopo la mezza rivolta in Gad, ma fin da subito ci si muove su un terreno scivoloso. Tra le considerazioni che fa il documento, ad esempio, viene citata la “rapidità e disinvoltura con cui sono stati sgomberati senza preavviso dal nostro ministro i campi profughi di Castelnuovo di Porto o il campo Baobab a Roma, mentre non si hanno notizie che nella zona Gad, nessuno tra i fermati, denunciati, arrestati, o condannati sia stato rimpatriato o accompagnato ai confini, da quando è in carica questo governo e contrariamente alle promesse sbandierate dal ministro dell’Interno”.

E Tommaso Cristofori rincara subito la dose durante la presentazione del documento — che vede anche un minimo emendamento dei 5 Stelle poi respinto — attaccando il decreto sicurezza “che non aumenta le risorse che sono le stesse previste dal decreto sicurezza” e citando gli “irregolari” che “vengono subito rilasciati”, rivendicando allo stesso tempo “gli interventi per riqualificare e riacquisire una vivibilità messi in atto sul territorio”.

A rispondergli subito è Alessandro Balboni di Fratelli d’Italia che dopo aver riconosciuto al Pd “di essere arrivato sulla parte giusta della barricata” taccia il partito di “cedere lo scettro alla propaganda” perché “chi firma questo documento nei giorni scorsi ha taciuto”. Il sindaco Tiziano Tagliani risponde subito, citando la legislazione e la storia del fenomeno migratorio, dicendo che “quello che può fare il Comune è stato fatto, con le telecamere, chiedendo ad Hera, di fare due passaggi di pulizia delle strade, ripristinando la pubblica amministrazione e facendo incontri”. E, poi portando in 4 Novembre il comando della Municipale, aprendo luoghi di mediazione e aprendo locali sotto il grattacielo, tra le altre cose.

Tutte cose che però il centrodestra bolle come “intervenute in ritardo”, perché “le chiedevamo dieci anni fa. Ci sono stati gravi ritardi da parte di questa amministrazione”.

Il documento alla fine passa, con una maggioranza anche molto larga — i voti a favore sono 21, contro due astensioni di Vittorio Anselmi e Francesco Rendine —, ma la partita sulla sicurezza è tutt’altro che finita.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com