Comacchio
25 Febbraio 2019
I promotori di 'Un mare anche per me' sospendono il confronto dopo l'incontro con il consorzio di Lido Nazioni: "Ma l'amministrazione è dalla nostra parte"

Cani in spiaggia, salta il tavolo di confronto: “Non trattiamo con gli sceriffi”

di Redazione | 3 min

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di Giuseppe Malatesta

Comacchio. Salta il tavolo di confronto sul progetto ‘Un mare anche per me’, inizialmente programmato dall’amministrazione comunale lagunare per approfondire la proposta di legge regionale a favore dell’abolizione del divieto dei cani in spiaggia.

Proprio dopo la recente presentazione ferrarese, il Comune di Comacchio si era fatto avanti fissando per il 4 marzo un incontro che avrebbe riunito i referenti del progetto – Giacomo Gelmi e Luca Delli Gatti – e gli operatori del settore balneare, la principale categoria interessata.

E proprio uno dei consorzi turistici della costa comacchiese ha levato nei giorni scorsi gli scudi, compromettendo il clima di sereno confronto che doveva essere alla base dell’incontro ufficiale promosso dagli amministratori pubblici.

Che la proposta di una legge di questo tipo – che (tra l’altro) prevede per i quattro zampe l’accesso alla battigia no-limits e tre fasce orarie per la balneazione – avrebbe fatto discutere, i suoi fautori se lo aspettavano di certo. Ma non avevano messo certo in conto di dover fronteggiare un “agguato bello e buono” da parte degli operatori contrari al progetto.

A raccontare gli ultimi accadimenti è direttamente Gelmi, partito nel 2017 da una petizione che proprio nei lidi ferraresi aveva raccolto migliaia di firme. “Sono stato invitato ad un incontro informale con il ‘Nuovo Consorzio Lido Nazioni’ ma, diversamente da quanto prospettato, l’incontro si è rivelato tutt’altro che informale, essendo presenti molte delle associazioni balneari del territorio e la stampa locale. L’incontro ha avuto toni forti, accesi, a tratti anche arroganti e maleducati. Le argomentazioni sono state arroccate su posizioni anacronistiche (“l’attuale regolamento è più che sufficiente”), pretestuose e non consapevoli della normativa vigente. Non si coglieva minimamente l’interesse nel trovare una soluzione ad un tema sempre più dibattuto dai turisti, piuttosto ci siamo trovati di fronte una categoria economica miope di fronte alle esigenze della propria clientela”.

“Considerato che la nostra legge – continua Gelmi – non viene fuori da un incontro al bar, ma da mesi di lavoro interdisciplinare su base regionale al quale hanno partecipato anche i balneari, abbiamo ritenuto di evitare l’appuntamento del 4 marzo in attesa che i toni si plachino e tornino civili. Siamo stati trattati come imputati al cospetto di giudici, da operatori che si pongono come sceriffi e autorità delle spiagge”.

Luca Delli Gatti e Giacomo Gelmi alla presentazione ferrarese del progetto

Declinare l’invito dell’amministrazione per il prossimo 4 marzo non significa chiudere le porte al confronto futuro. “Siamo sicuri – risponde Gelmi – che ci saranno altre occasioni per collaborare con chi, tra l’altro, ci ha già espresso il suo sostegno e ci ha tenuto a specificare che si dissocia dalle atteggiamenti e argomentazioni del Consorzio. Quest’ultimo ha difatto irrispettosamente scavalcato gli amministratori, fissando un incontro con la stampa qualche giorno prima di un tavolo a cui erano invitati anche i suoi rappresentanti”.

Accanto al rinnovato appoggio dell’amministrazione pubblica e all’incoraggiamento di privati e di diversi operatori balneari molto propensi al progetto, non sono mancati “messaggi denigratori e offese personali che ci arrivano in queste ore da persone diverse ed estranee da quelle intervenute a Comacchio . Spiace per alcune voci false e tendenziose, che asseriscono che la nostra proposta di legge farebbe sì che i cani fossero ovunque, comunque e sempre: la legge che proponiamo – spiega Gelmi – non prevede alcun obbligo, solo la facoltà di accogliere i cani nelle strutture. Sono il primo a credere che si debba allo stesso tempo rispettare chi ha una fobia e ha paura di loro, chi non li gradisce”.

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