Politica
21 Febbraio 2019
Dopo le “epurazioni” e la denuncia di Marcucci, torna a parlare il nucleo storico dei pentastellati di Ferrara

Caos M5S. I Grilli Estensi chiedono trasparenza, ma il candidato è già stato scelto

di Redazione | 3 min

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L’appello per la trasparenza all’interno del gruppo consiliare del M5S di Ferrara lanciato da Lorenzo Marcucci ha sortito effetto. I primi a raccoglierlo sono i Grilli Estensi, il nucleo originario dei Cinque Stelle a Ferrara, messo però sempre più ai margini negli ultimi anni dalle nuove “leve”.

Il loro sforzo però sano vano, dal momento che tra poche ore verrà presentato ufficialmente il nuovo candidato scelto in solitaria da Laboratorio civico, il soggetto che fa capo alla Morghen in attesa di riconoscimento da parte del Movimento nazionale.

La scorsa estate – ricordano i Grilli Estensi – denunciammo la nascita di un progetto disgregante guidato dall’arroganza di alcuni e coltivato e cresciuto grazie all’ignavia di altri, dentro e fuori il gruppo consiliare” partito già prima del 4 marzo e realizzatosi attraverso diversi colpi di mano da parte di pochi, fedelissimi ad un solo componente del gruppo consiliare. Quello che è successo nei mesi successivi, dall’autunno ad oggi, è di dominio pubblico essendo passato più volte sulla stampa”.

Altri attivisti, che pur avevano partecipato alla lacerazione col gruppo storico, si sono allontanati, “forzatamente o spontaneamente, compreso chi aveva già speso la propria faccia per la candidatura a sindaco; una sorta di epurazione continua nei confronti di tutti coloro che non accettano certe modalità di lavoro, di inclusione ed esclusione o escono da una linea dettata dagli ormai pochi e fedelissimi rimasti. Linea che, a quanto si legge, alle soglie delle elezioni pare si stia avvicinando alle destre, probabilmente per trovare una solida stampella a un progetto traballante”.

Ora, le dichiarazioni di Marcucci riguardo l’impossibilità da parte della maggioranza dei consiglieri di accedere agli strumenti di comunicazione del Movimento ed episodi di boicottaggio della sua attività di consigliere, aggiungono ulteriore benzina sul fuoco.

“Ci stupisce il silenzio un po’ sleale da parte dei diretti interessati – proseguono i Grilli Estensi -, pertanto accogliamo l’appello e torniamo a chiedere pubblicamente che i quattro consiglieri (Federico Balboni, Alessandro Bazzocchi, Claudio Fochi e Ilaria Morghen, ndr) all’unanimità si adoperino per fare finalmente chiarezza su quanto successo negli ultimi due anni all’interno del M5S di Ferrara, per sanare le lacerazioni eliminando gli ostacoli e i muri eretti”.

Ai quattro consiglieri sui quali già Marcucci aveva puntato il dito, i Grilli Estensi chiedono inoltre di organizzare con urgenza nelle prossime settimane iniziative “per la scelta di un nome condiviso all’altezza della sfida da affrontare. Lo chiediamo ben consci che è tardi, che il tempo è scaduto per recuperare, ma forse non lo è per restituire un po’ di dignità al Movimento estense. In caso si arrivi alle elezioni senza alcuna operazione trasparenza, pubblica ed inclusiva, qualsiasi lista esca dal cappello di Laboratorio Civico, a nostro parere nulla avrà a che vedere con il M5S, pertanto non avrà mai il nostro appoggio”.

Quasi contemporaneamente un altro gruppo di attivisti e simpatizzanti, tra cui Tommaso Mantovani, ex consigliere di circoscrizione, invita tutti coloro che si riconoscono nel Movimento a “richiedere e a partecipare alle “sindacarie”, un’iniziativa rivolta alla scelta del futuro candidato sindaco. Per quanto semplice, si tratta di uno strumento di democrazia diretta che va al di là delle nomine di segreteria, coerentemente con i valori fondanti del M5S. Siamo infatti in presenza di più liste di cittadini che concorreranno ad ottenere la certificazione per poter rappresentare il popolo “grillino” a Ferrara”.

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