Eventi e cultura
15 Febbraio 2019
Commercianti e albergatori insieme per promuovere la mostra: a marzo arrivano i dispositivi smart negli hotel

Boldini and the city, l’arte del Diamanti coinvolge tutta la città

di Elisa Fornasini | 3 min

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Avrebbe adescato l’amichetta della figlia. “Nego tutto”

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Boldini e la moda” non sarà una ‘semplice’ mostra ma un vero e proprio evento capillare in grado di coinvolgere le realtà produttive, commerciali, culturali e ricettive di Ferrara.

Da palazzo dei Diamanti, che dal 16 febbraio al 2 giugno ospiterà la parte migliore della collezione boldiniana abbinata a sofisticati abiti d’epoca, si ramificano diverse iniziative con l’obiettivo di “generare valore per la città e con la città”.

Boldini and the city“, questo l’azzeccato nome del progetto che partirà a marzo, vede l’adesione di Ascom, Cna, Confesercenti e consorzio Visit con la partnership tecnologica e digitale di Elenos e 22Hbg.

Le due innovative aziende della Reno Valley distribuiranno Alexa, il nuovissimo dispositivo ‘parlante’ e ‘intelligente’, agli alberghi aderenti che grazie a questo apparecchio smart potranno fornire informazioni sulla mostra, indicazioni turistiche sulla città e altre notizie locali, fornite direttamente da Estense.com.

Il lancio digital è solo l’apice del progetto che offrirà sconti reciproci tra esposizione ed esercizi commerciali, manufatti realizzati da laboratori artistici ispirati ai ritratti delle “divine” del pittore ferrarese e, magari, anche vetrine a tema. Questa esperienza è una delle tante annunciate in occasione della conferenza di presentazione della mostra, tenutasi giovedì pomeriggio in Pinacoteca per preparare ferraresi e turisti all’inaugurazione del percorso espositivo.

“Una mostra affascinante e ben curata che dimostra il lavoro benemerito e meritorio di Ferrara Arte, con cui abbiamo stretto un solido legame grazie ad accordi di ‘buon vicinato’ come il biglietto unico a prezzo ridotto per visitare Diamanti e Pinacoteca” fa gli onori di casa Marcello Toffanello delle Gallerie Estensi.

Il sindaco Tiziano Tagliani approfitta dell’occasione per stilare un bilancio: “In questi dieci anni abbiamo fatto quindici mostre al Diamanti, abbiamo amorevolmente colonizzato le sale del Castello con ‘L’arte per l’arte’, abbiamo portato Antonioni e De Pisis in giro per il mondo. Anni di duro lavoro e tante soddisfazioni che oggi ci portano a stringere un nuovo accordo con le associazioni di categoria per una interrelazione ancora più forte con il tessuto economico della nostra città”.

Una “funzione turistica e culturale” sottolineata anche dal vicesindaco Massimo Maisto che vede l’imminente mostra come un’occasione ideale per “attrarre visitatori e studiare Boldini“, una ricerca “propedeutica alla riapertura del museo di palazzo Massari”.

“L’occasione di studio è nata anni fa quando Barbara Guidi ha dedicato un dottorato all’epistolario di Boldini, che ci ha lasciato spunti nuovi e interessanti sulla sua affinità con il mondo della nascente industria dell’alta moda a Parigi – spiega la direttrice di Ferrara Arte Maria Luisa Pacelli -, di cui Boldini è protagonista perché il suo stile detta legge e influenza anche gli stilisti moderni, come si vede nella prima sala dove è esposto il meraviglioso abito creato da Galliano per Christian Dior”.

A questo dialogo tra arte, moda e letteratura – illustrato dalla curatrice Barbara Guidi e dalla storica del costume Virginia Hill – si affiancano le rassegne di arte contemporanea nello spazio Offside (si parte con la mostra di Nives Widauer, a cui seguirà quella di Henri Foucault una performance del Collettivo Cinetico) e le attività didattiche per le scuole ferraresi di ogni ordine e grado. Insomma, cultura e bellezza a tutto tondo.

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