Ferrara Arte porta il coinvolgimento degli studenti su un altro livello, rendendoli protagonisti di visite animate, spettacoli teatrali, conferenze, fumetti e interviste a esperti di moda. Sono le attività proposte nel progetto didattico dedicato a “Boldini e la moda”, in mostra dal 16 febbraio al 2 giugno a palazzo dei Diamanti, e rivolto agli istituti ferraresi di ogni ordine e grado.
“È da dieci anni che, grazie alla collaborazione con Eni, sperimentiamo opportunità educative e di crescita delle professionalità, ampliando la prospettiva al contesto storico-culturale e a tematiche che vanno al di là dell’esposizione in sé” annuncia la direttrice di Ferrara Arte Maria Luisa Pacelli che trova i temi boldiniani “particolarmente cruciali per i ragazzi che vivono in una società che spinge molto sull’apparire”.
Il “taglio interdisciplinare” per riflettere sull’identità e sull’immagine “che diventa un cliché che finisce per vincolare l’individualità”, come spiegato dalla curatrice Chiara Vorrasi, trova piena espressione in “Boldini trend setter” che coinvolge la classe moda e abbigliamento dell’Ipsia, l’indirizzo comunicazione grafica dell’Einaudi e lo Smiling International.
Una settantina di studenti intervisteranno professionisti della moda, stilisti, fotografi, influencer e fashion designer per indagare il valore identitario dell’abbigliamento che “risponde a una rappresentazione di sé e a una visione del mondo che è vera in ogni epoca, da Boldini fino a oggi” spiega Licia Vignotto dell’associazione IlTurco che curerà le video interviste, pubblicate sul sito di Ferrara Arte e su Nns Magazine, “punto di riferimento per i giovani di oggi”.
Il primo ospite annunciato è il Collettivo Alterazioni Video che cura la direzione artistica di Off-white dello stilista di fama internazionale Virgil Abloh. Ma è stata invitata anche Berluti, la fabbrica ferrarese del lusso che sponsorizza la mostra al Diamanti. D’altronde si guarda spesso al passato per fare alta moda oggi: non a caso il percorso espositivo si apre con il vestito di Christian Dior della collezione 2008, ispirato alle parigine di Boldini che hanno attratto anche Armani nella collezione dello scorso anno.
Oltre alle visite animate condotte dagli educatori di Senza Titolo, che ha sviluppato anche un’audioguida per bambini, si rinnova per il decimo anno l’appuntamento con uno dei più amati autori per ragazzi, Luigi Dal Cin, che il 7 marzo porterà in scena “Boldini, la moda, lo specchio e i selfie” al teatro Comunale.
“Essere alla moda o essere la moda? I preadolescenti vivono uno strano rapporto con l’apparenza e la sostanza, la realtà e lo specchio, che narrerò attraverso i tanti esempi della letteratura per ragazzi a confronto con gli spunti offerti dal genio di ritrattista di Boldini” anticipa Dal Cin che riesce a “entrare in empatia” con i ragazzi delle scuole primarie e medie.
Ci sarà anche un fumetto, “Boldini. Il grande seduttore” realizzato da Pia Valentinis e Elfo, per trascinare le nuove generazioni nell’effervescente scena parigina della Belle Epoque e dei personaggi pittoreschi che l’hanno animata come Degas e Proust. Le grandi personalità dell’epoca – quali il dandy Montesquiou, lo stilista Worth e la diva Deacon – saranno inoltre approfondite in un ciclo di conferenze.
Si chiude, infine, il corso di formazione per le guide turistiche “inventato da Ferrara Arte – puntualizza Pacelli – per trasmettere le modalità di comunicazione più idonee per coinvolgere una fascia di età critica come quella degli adolescenti”. I risultati del ciclo triennale verranno presentati in una tavola rotonda in programma il 4 febbraio.
“In un periodo storico in cui dilaga la povertà educativa, intervenire sulle giovanissime generazioni è l’unico modo per non perdere la cultura diffusa e lo sviluppo sociale” sostiene in chiusura l’assessore all’Istruzione Cristina Corazzari, “orgogliosa della qualità della mostra e della proposta didattica diversificata per fasce d’eta”.
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