Bondeno
3 Febbraio 2019
Aperto il Cavo Napoleonico, che potrà scaricare un cospicuo volume in Po, attualmente in grado di recepire perché basso. Il colmo passa senza particolari problemi a Cento

Il Reno preoccupa, allerta rossa per il passaggio della piena

di Redazione | 3 min

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(articolo aggiornato dopo la pubblicazione iniziale a seguito delle nuove informazioni ricevute. Ultimo aggiornamento ore 00.50 di domenica 3 febbraio)

È in corso una piena intensa del fiume Reno che ha portato l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile della Regione a emettere un’allerta rossa valida sino a tutta la giornata di domenica 3 febbraio per criticità idraulica: “La piena di Reno – si legge – interessa in particolar modo l’asta principale di valle con superamenti della soglia 3”. Nel territorio ferrarese è a Cento il punto in cui la piena sembra essere più critica. Per fortuna il colmo è passato in serata senza creare particolari problemi. Verso le ore 21 il livello a Cento è salito fino a 8,66 metri, il punto massimo toccato nella giornata appena sotto la soglia tre (quella rossa), per poi iniziare a calare. In giornata era stato anche aperto il Cavo Napoleonico per scaricare un cospicuo volume in Po, attualmente in grado di recepire perché basso.

In nottata, la protezione civile ha segnalato che il livello a Bonconvento è sceso sotto la soglia 3, ma che il deflusso sarà rallentato per via di nuovi apporti d’acqua dalle zone montane. Rimane invece oltre il limite rosso nelle stazioni di monitoraggio di Sostegno Reno e Bagnetto Reno, che precedono quella di Cento, che a mezzanotte si attestava sul livello 2 a 8.56 metri, in calo, come detto, rispetto al picco massimo.

 

Nella tarda mattinata di sabato, poi ripetuta alle 18 del pomeriggio, si è tenuta la riunione in Prefettura alla quale hanno partecipato sindaci e amministratori dei Comuni di Argenta, Bondeno, Cento e Poggio Renatico, oltre ai vertici delle forze di polizia, del comando provinciale dei Vigili del Fuoco, nonché ai responsabili della Protezione civile della Regione Emilia Romagna, della Provincia e del Consorzio di Bonifica “Pianura di Ferrara”. È stata, in particolare, disposta dai Comuni l’attivazione delle pianificazioni locali di protezione civile, con vigilanza idraulica e rinforzo degli argini, impiego delle squadre di volontari della protezione civile e predisposizione delle misure emergenziali per la tutela della incolumità della popolazione.  I sindaci si sono riservati con apposite ordinanze il rafforzamento delle cautele, in relazione all’evolversi della situazione, che resta attentamente monitorata.

Il Comune di Cento, ad esempio, ha predisposto l’apertura del Coc alle 16.30 di sabato e ha chiuso in via precauzionale dalla tarda mattinata la passerella che corre accanto al Ponte Vecchio che è dunque interdetta al traffico ciclopedonale. Il sindaco Fabrizio Toselli aveva preannunciato un provvedimento di chiusura del Ponte Vecchio da attuare tra le 17 e le 18, ma nel prosieguo del pomeriggio le condizioni si sono rivelate migliori del previsto e il ponte rimane per il momento aperto.

Il Reno a Gallo

A Gallo, dove c’è lo scolmatore, alle 16 di sabato il livello del Reno ha superato stabilmente il limite dell’allerta gialla e la protezione civile si è attivata per posizionare dei sacchi di sabbia lungo l’argine.

I danni maggiori per la piena del Reno si sono verificati nel Bolognese, dove il fiume ha rotto gli argini. In particolare a Castel Maggiore, secondo quanto riporta l’agenzia Ansa, sono state sfollate 280 persone. Difficoltà anche a Borgo Panigale, dove l’acqua ha invaso i piani inferiori di alcune abitazioni.

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