Cento. È iniziata ieri (17 maggio) l’udienza preliminare del processo per l’incidente mortale in cui perse la vita Emily Vegliante, la carabiniera di 22 anni di San Giovanni in Persiceto, per cui la Procura di Ferrara ha chiesto il rinvio a giudizio di O.C., il 49enne al volante della Peugeot 3008 che si schiantò frontalmente contro la Fiat Punto su cui la giovane stava viaggiando insieme a un collega, il 38enne P.D.M. che era alla guida dell’automobile, anche lui rimasto gravemente ferito, senza però fortunatamente conseguenze letali.
Davanti al gup, assistito dall’avvocato Denis Lovison, il carabiniere 38enne si è costituito parte civile e ha citato l’assicurazione come responsabile civile. Su questo aspetto il gup si esprimerà nella prossima udienza, che è stata fissata per il 19 dicembre.
Il tragico sinistro avvenne l’11 maggio 2023 nei pressi dell’incrocio tra via Modena e via di Renazzo, all’altezza dell’impresa di movimentazione terra Merighi, nel territorio di Cento.
Il 49enne alla guida della Peugeot 3008, che stava percorrendo la Sp66 con provenienza San Giovanni in Persiceto e direzione Renazzo-Ferrara, dovrà rispondere di omicidio stradale e lesioni personali gravi. Secondo la pm Isabella Cavallari infatti, con imprudenza e imperizia, l’uomo avrebbe invaso la corsia di marcia opposta con una velocità di 90 km/h, superando quindi di 20 km/h il limite di velocità dei 70 km/h previsto per quel tratto strada, andando a sbattere contro la Fiat Punto.
Quest’ultima, su cui stavano viaggiando i carabinieri, proveniva dal senso opposto ed era regolarmente posizionata nella propria semicarreggiata, quando l’impatto ha ucciso sul colpo Vegliante e ha provocato lesioni personali gravi al 38enne di fianco a lei, trasportato in elisoccorso all’ospedale Maggiore di Bologna, con frattura di entrambi i polsi, lussazione dell’anca destra e dell’acetabolo destro, giudicate guaribili dai sanitari in oltre quaranta giorni.
Il 49enne invece fu portato in ambulanza all’ospedale di Cento.
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