Cronaca
18 Gennaio 2019
Il padre di Marcello: “Tragedia annunciata che poteva e doveva essere evitata, spero che Eder venga seguito affinché non compia più violenze su nessun altro”

Guidarelli condannato a 30 anni per l’omicidio Cenci

Eder Guidarelli
di Redazione | 3 min

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Eder Guidarelli

Eder Guidarelli

Eder Guidarelli è stato condannato a trent’anni di reclusione per l’omicidio di Marcello Cenci, il suo ex amico ucciso nella notte tra l’1 e il 2 luglio del 2017 a Valencia.

La sentenza è stata letta nella mattina di venerdì 18 gennaio dal giudice dell’udienza preliminare Carlo Negri. Guidarelli – difeso dagli avvocati Eugenio Gallerani e Giacomo Forlani – dopo una tardiva confessione aveva scelto la strada del rito abbreviato. La Procura (pm Ciro Alberto Savino e Ombretta Volta) aveva chiesto per lui proprio una condanna a trent’anni – partendo dalla base dell’ergastolo per l’accusa di omicidio aggravato dalla premeditazione a cui è stata applicata la riduzione di un terzo prevista per la scelta del rito abbreviato –, accolta dal giudice che però non ha riconosciuto la premeditazione, né la condizione minorata difesa ma ha tenuto in considerazione le precedenti violenze e i precedenti atti di stalking posti in essere dal 32enne italo brasiliano nei confronti di Cenci (che sono previsti dalla legge come una specifica aggravante che, come la premeditazione, porta all’ergastolo).

“Il 2 luglio è morto mio figlio e oggi è stato condannato Eder, è una tragedia annunciata che poteva e doveva essere evitata – commenta il padre di Mercello, Mario Cenci – La responsabilità è di chi doveva aiutare quel ragazzo a essere inserito in questa società, ma anche degli organi di giustizia che hanno permesso che si potesse avvicinare a Marcello anche dopo ciò che gli aveva già fatto. Adesso andrò al cimitero a trovare mio figlio, unica vittima di questa storia e spero che Eder non venga lasciato solo, ma venga seguito in modo che quando uscirà dal carcere non compia più queste violenze su nessun altro. Infine, devo fare i complimenti al mio avvocato (Valentina Bordonaro, ndr), che anche se giovanissima è stata davvero in gamba”.

Il giudice ha stabilito anche una provvisionale da pagare genitori di Marcello da 150mila euro ciascuno, mentre il risarcimento del danno dovrà essere liquidato in un separato processo civile.

“È una sentenza giusta – commenta l’avvocato Bordonaro – la pena è corretta. Sono però quesi casi in cui purtroppo non vince nessuno, siamo comunque soddisfatti per l’esito del processo”.

“Questo fatto è una grande tragedia – commenta l’avvocato Eugenio Gallerani – e riteniamo che il giudice abbia ben interpretato lo svolgimento dei fatti, comprendendo come era confusa la testa di Guidarelli in quei giorni e come egli, quando è partito per la Spagna, non avesse intenzione di uccidere Marcello, ma nella sua ossessione, precisamente testimoniata dal disturbo di personalità ricontrato dal perito, volesse riconquistare la ragazza. La gran parte della difesa tecnica, essendo il fatto stato ampiamente ammesso da Guidarelli, si è basata proprio sull’escludere l’aggravante della premeditazione che eravamo fermamente e sinceramente convinti non fosse sussistente. Rimane la tristezza perché è morto un ragazzo in una situazione determinata in gran parte dalle idee distorte di Eder Guidarelli, che avrà sicuramente bisogno di adeguate cure di tipo psicologico e psichiatrico”. La pena, come fa notare infine l’avvocato Gallerani, è ben più alta di quanto Guidarelli avrebbe ottenuto se fosse rimasto in Francia anziché accettare di consegnarsi alle autorità italiane al confine con la Francia. “Anche con l’aggravante, la pena massima per l’omicidio sarebbe di 25 anni, se no di 15 anni”.

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