Cronaca
9 Gennaio 2019
Il 25enne arrestato domenica è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio

Lanciò una bottiglia contro l’autobus: carcere e nulla osta all’espulsione

di Daniele Oppo | 2 min

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Rimarrà in carcere con pendente un nulla osta per l’espulsione il giovane di 25 anni che nel pomeriggio di domenica ha lanciato una bottiglia contro un autobus di passaggio in viale Costituzione – infrangendone un finestrino -, lanciato la spazzatura per strada e aggredito i poliziotti intervenuti.

Su Timothy Iteghie, difeso in giudizio dall’avvocato Marco Faveri, pendevano le accuse di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. Per lui il pubblico ministero – rappresentato dal vpo Alessandro Rossetti  – aveva già chiesto e ottenuto la conferma della custodia cautelare in carcere, perché nel corso dell’ultimo mese era già stato segnalato per atteggiamenti aggressivi nei confronti delle persone a cui chiedeva l’elemosina, risultando così pericoloso per l’incolumità pubblica.

Il giudice Sandra Lepore ha poi accolto in toto anche la richiesta di pena nel corso del rito abbreviato: 2 anni e 6 mesi di reclusione senza sospensione condizionale della pena, con nulla osta all’espulsione (peraltro già dato anche in sede di conferma della custodia cautelare).

Tper non si è costituita parte civile e, a differenza di quanto affermato dal segretario comunale della Lega Nicola Lodi a commento della notizia, dagli atti del processo non risulta che ci fossero una mamma con bambino nel lato in cui è stato rotto il vetro, posizionato peraltro all’altezza dei posti riservati ai disabili. Un testimone ha affermato che l’intervento dei poliziotti è stato reso più difficile anche perché altri connazionali del 25enne inizialmente si sono avvicinati quasi a volerlo proteggere dall’intervento delle forze dell’ordine.

Nel corso dell’udienza di martedì mattina Iteghe ha provato a farsi passare per senegalese, venendo presto richiamato dal pubblico ministero a dire la verità. Il 25enne è risultato avere precedenti di polizia per spaccio di stupefacenti (due episodi nell’ottobre del 2017 a Ferrara) ma risultava incensurato fino ad oggi e il prossimo 19 febbraio  dovrà discutere anche l’opposizione contro il diniego al riconoscimento dell’asilo in Italia.

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