Da sinistra Ottavio Curtarello, Giuseppe Brina e Alice Zanardi
di Giuseppe Malatesta
Codigoro. “Il sindaco Zanardi dovrebbe approfondire meglio l’esempio del virtuoso Comune di Bondeno a guida Lega, prenderne spunto e documentarsi prima di emettere sentenze: non che non vi siano nutrie, ma quei limitati casi non sono mai sfociati in lamentele o forti esasperazioni, come è accaduto invece a Codigoro”.
C’è nutria e nutria, c’è amministrazione e amministrazione, c’è partito e partito. Nella controreplica al primo cittadino di Codigoro, gli esponenti del Carroccio Giuseppe Brina e Ottavio Curtarello non ci pensano due volte a farne una questione di ‘partito’: la differenza tra Bondeno e Codigoro infatti, sta secondo i leghisti, nell’approccio delle istituzioni. Se a Bondeno è votato ad un “attento ascolto ad una pronta risposta delle esigenze dei cittadini, nella Codigoro a guida Pd tale atteggiamento è del tutto assente”.
“Zanardi non perda più tempo sulla stampa: a prescindere da cosa è stato fatto e cosa si dovrebbe fare, il problema delle nutrie è trasversale, il rischio per l’incolumità pubblica persiste ugualmente e, per legge, è in capo al sindaco. Le sue affermazioni sono decisamente estemporanee e denotano un atteggiamento di repulsione alle nostre critiche che altro non avevano che un mero intento costruttivo”.
“Il nostro intento – aggiungono Brina e Curtarello – era quello di sensibilizzare Zanardi alle proprie responsabilità e compiti, non certo additare lei per la forte presenza di nutrie su tutto il territorio ferrarese. Come al solito, però, alcuni Sindaci del Pd piuttosto che essere aperti e disponibili alle critiche costruttive si chiudono a riccio e si sentono feriti nell’orgoglio, lasciando irrisolti i problemi che affliggono i propri cittadini”.
“Se infatti un mezzo agricolo, a causa delle gallerie scavate dalle nutrie, si ribaltasse oppure se dovesse cedere un tratto di strada pubblica, che peso sulla coscienza avrebbe il sindaco Zanardi? Il caso Naldi è solo un esempio lampante. Bene l’ordinanza sindacale e bene le gabbie, ma tremila nutrie su un territorio così vasto e così gravemente colpito sono veramente poche ed è sintomatico del fatto che evidentemente le risposte e le misure messe in campo dal sindaco sono inutili e non risolutive, dato che ogni giorno di rischia la vita”.
“Ci chiediamo come mai non abbia mai portato all’attenzione di Provincia e Regione (le cui giunte sono del suo stesso partito politico) questo problema ma sia ricorsa solo a provvedimenti emergenziali senza esito concreto: non è concepibile che il problema debba essere risolto dal solo ‘volontariato’, soprattutto se – come dice la stessa Zanardi – le sue zone sono così particolarmente colpite”.
“Anziché parlare e fuggire le critiche – concludono i due leghisti – si pensi a risolvere velocemente il problema, perché se sicuramente qualcosa è stato fatto, quel qualcosa non è stato sufficiente e si può, anzi si deve, migliorare”.
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