Cronaca
5 Dicembre 2018
Martedì lunghissima udienza tutta dedicata all'arringa difensiva. L'avvocato Gallerani: “Non contestiamo omicidio volontario, ma non ci fu premeditazione”

Omicidio Cenci, a gennaio la sentenza per Eder

Eder Guidarelli
di Daniele Oppo | 2 min

Leggi anche

Morì sul lavoro in Borgo Punta. Si attende l’udienza preliminare

Si attende la fissazione dell'udienza preliminare del processo per l'incidente mortale in cui perse la vita Miz Mohamed Fawzy Abdou, operaio edile 36enne di nazionalità egiziana, impegnato in un cantiere per la ristrutturazione col Superbonus 110% di un palazzo in via Borgo Punta, al civico 187

Processo stadio. “Tutti i margini di sicurezza non erano stati rispettati”

Prosegue il processo nato dall'inchiesta relativa alle presunte difformità strutturali dello stadio Paolo Mazza, riscontrate durante il cantiere per i lavori di ampliamento dell'impianto sportivo cittadino fino a 16mila posti, avviato dopo la permanenza della Spal in Serie A nel campionato di calcio 2018-2019

Eder Guidarelli

Eder Guidarelli

È stata un’udienza fiume, durata dalle 9 di mattina alle 18 del pomeriggio, quella di martedì davanti al gup Carlo Negri, dedicata alle arringhe difensive nel processo contro Eder Guidarelli, reo confesso dell’omicidio dell’amico di una volta, Marcello Cenci. La decisione, invece, arriverà il 18 gennaio.

A parlare per circa 9 ore è stato l’avvocato Eugenio Gallerani che ha dovuto provare a scardinare almeno una parte dell’impianto accusatorio, con l’intento di arrivare a una condanna più mite – riconoscendo almeno le attenuanti generiche – rispetto alla richiesta di condanna a 30 anni di reclusione (ergastolo ridotto di un terzo per la scelta del rito abbreviato), giunta durante la scorsa udienza da parte dei sostituti procuratori Ciro Alberto Savino e Ombretta Volta.

“Non viene contestato l’omicidio volontario, ma abbiamo chiesto l’esclusione della premeditazione”, spiega il legale (che difende Guidarelli insieme all’avvocato Giacomo Forlani), che effettuato una ricostruzione di quanto accaduto in quella notte tra l’1 e il 2 luglio del 2017 presentando anche una memoria difensiva, con annessi degli allegati. Guidarelli, lo ricordiamo, uccise Cenci, strangolandolo, andandolo a trovare nel suo appartamento a Valencia dopo aver affrontato 15 ore di viaggio in auto. La confessione è arrivata nel febbraio di quest’anno, quando era già in carcere a Ferrara.

“Ho spiegato come Guidarelli quella si sia consegnato spontaneamente ai Carabinieri a Ventimiglia – prosegue l’avvocato -, è un dato ampiamente documentato, e lo fatto quando già sapeva che lo cercavano per la morte di Marcello Cenci. È lui che è venuto in Italia ed è per questo che il processo si celebra qui e non in Spagna. Ha appreso della morte in Francia e subito si è reso disponibile a consegnarsi alla Gendarmeria, ma gli è stato detto di proseguire e si è consegnato in Italia”.

L’avvocato Valentina Bordonaro, che rappresenta la famiglia Cenci, costituitasi parte civile nel processo, invece “la premeditazione c’è tutta”.

Il giudice Negri ha aggiornato l’udienza per eventuali repliche al 18 gennaio, quando è prevista anche la sentenza.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com