Eder Guidarelli
È stata un’udienza fiume, durata dalle 9 di mattina alle 18 del pomeriggio, quella di martedì davanti al gup Carlo Negri, dedicata alle arringhe difensive nel processo contro Eder Guidarelli, reo confesso dell’omicidio dell’amico di una volta, Marcello Cenci. La decisione, invece, arriverà il 18 gennaio.
A parlare per circa 9 ore è stato l’avvocato Eugenio Gallerani che ha dovuto provare a scardinare almeno una parte dell’impianto accusatorio, con l’intento di arrivare a una condanna più mite – riconoscendo almeno le attenuanti generiche – rispetto alla richiesta di condanna a 30 anni di reclusione (ergastolo ridotto di un terzo per la scelta del rito abbreviato), giunta durante la scorsa udienza da parte dei sostituti procuratori Ciro Alberto Savino e Ombretta Volta.
“Non viene contestato l’omicidio volontario, ma abbiamo chiesto l’esclusione della premeditazione”, spiega il legale (che difende Guidarelli insieme all’avvocato Giacomo Forlani), che effettuato una ricostruzione di quanto accaduto in quella notte tra l’1 e il 2 luglio del 2017 presentando anche una memoria difensiva, con annessi degli allegati. Guidarelli, lo ricordiamo, uccise Cenci, strangolandolo, andandolo a trovare nel suo appartamento a Valencia dopo aver affrontato 15 ore di viaggio in auto. La confessione è arrivata nel febbraio di quest’anno, quando era già in carcere a Ferrara.
“Ho spiegato come Guidarelli quella si sia consegnato spontaneamente ai Carabinieri a Ventimiglia – prosegue l’avvocato -, è un dato ampiamente documentato, e lo fatto quando già sapeva che lo cercavano per la morte di Marcello Cenci. È lui che è venuto in Italia ed è per questo che il processo si celebra qui e non in Spagna. Ha appreso della morte in Francia e subito si è reso disponibile a consegnarsi alla Gendarmeria, ma gli è stato detto di proseguire e si è consegnato in Italia”.
L’avvocato Valentina Bordonaro, che rappresenta la famiglia Cenci, costituitasi parte civile nel processo, invece “la premeditazione c’è tutta”.
Il giudice Negri ha aggiornato l’udienza per eventuali repliche al 18 gennaio, quando è prevista anche la sentenza.
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