Attualità
5 Novembre 2018
Stop al bandierone della Curva Ovest all'Olimpico per Lazio-Spal. Il padre Lino: "Prese di posizione che continuano a offendere"

Per il volto di Aldrovandi ancora un divieto d’ingresso allo stadio

di Redazione | 3 min

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Ancora una volta al volto di Federico Aldrovandi è stato negato l’ingresso in uno stadio. I tifosi della Curva Ovest si sono infatti visti negare l’accesso del bandierone con il volto del 18enne all’Olimpico di Roma in occasione di Lazio-Spal.

Gli stadi, insomma, sembrano essere off-limits per l’immagine del ragazzo deceduto nel settembre 2005 in seguito alle violenze di quattro agenti della Polizia in seguito condannati. Non è la prima volta, infatti, che al volto di ‘Aldro’ viene imposto il ‘niet’ dalle autorità preposte. E’ successo in questa stagione al Ferraris di Genova e due settimane fa sempre all’Olimpico in occasione di Roma-Spal. In quell’occasione venne anche proibito l’ingresso di alcune maglie recanti la stessa effige in memoria di Aldrovandi.

Nonostante l’appello del padre Lino, prosegue la ‘censura’ nei confronti del volto di Federico Aldrovandi. I tifosi della Curva Ovest hanno reagito mostrando i loro striscioni capovolti durante la partita, in segno di protesta: “Ogni volta non ci vengono fornite motivazioni e le parole ormai sono finite. Non esiste alcuna logica in tutto questo”, è quanto dichiarano sulla loro pagina Facebook. Ma è proprio di Lino Aldrovandi, sempre sul noto social, il commento più sconfortato da questo ennesimo episodio. “Leggo cose inenarrabili in certi commenti su fb tutti passibili di querela – dice Lino rivolgendosi al figlio scomparso – come se le parole scritte dai giudici che condannarono i tuoi carnefici quasi non contassero. Ma contano mio Federico, eccome che contano. E noi lo sappiamo. Contano alla società civile che da questi orrori dovrebbe cercare di porvi rimedio per non rischiare lo sfascio. Poi quell’immagine, quasi a dare fastidio, quasi a fare paura, con prese di posizione nel nome della legge (quale legge?) che continuano ad offendere, che continuano a fare male al cuore delle persone normali ed oneste. Poi le minacce e le offese ad Ilaria Cucchi per la sua lotta che è di tutti, di un male quasi incurabile di un cancro dell’antidemocrazia palesemente presente nella menti di tanti con sembianze di essere umani, che dovrebbe farci riflettere tutti”.

Poi il pensiero di Lino Aldrovandi va a Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo, ieri sera ospiti su Rai Uno da Fabio Fazio: “Siete meravigliosi, e se anche servirà a poco, vi giunga il mio abbraccio per quello che state facendo per “tutti”, non prima di averlo fatto anche nei confronti di quei ragazzi a cui viene impedito di esercitare un libero dolce pensiero che non ha stemmi e che non ha colori se non quello della vita di un figlio. Un libero dolce pensiero rivolto alla vita, che non potrà, nascondendolo, farci dimenticare che quella vita una maledetta mattina fu tolta senza una ragione ad un ragazzo di soli 18 anni da 4 persone in divisa”.

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