Jolanda
30 Ottobre 2018
Cgil, Cisl e Uil preoccupati per le sorti di lavoratori e servizi: "Evitare il confronto non aiuterà a trovare soluzioni"

Jolanda, la versione dei sindacati: “Relazioni interrotte con il sindaco Trombin”

di Redazione | 3 min

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di Giuseppe Malatesta

Jolanda. Dopo il caso di Comacchio, dove le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti comunali, Cgil, Cisl e Uil concentrano l’attenzione su Jolanda e sulle problematiche connesse ad una recente riorganizzazione del personale nel Comune flagellato in questo periodo dai guai finanziari.

“Le relazioni sindacali praticamente interrotte” riferiscono le OOSS nel corso di una conferenza stampa convocata nel copparese. “Il sindaco non risponde alle nostre richieste di convocazione, e pochi giorni fa ha annullato all’ultimo un confronto utile e atteso”.

A dettare l’urgenza, non solo la preoccupazione per il trattamento dei lavoratori, in termini di salario e mansioni, ma anche la qualità dei servizi resi al cittadino, che risentono di “spostamenti d’imperio decisi dal sindaco senza che siano stati minimamente condivisi, e operati senza tener conto del profilo professionale dei lavoratori: capita così che un geometra si debba occupare di anagrafe, o che un cantoniere debba sopperire alla mancanza di personale di polizia municipale” spiegano Francesco Bertelli (Cisl), Luca Greco (Cgil) e Sabrina Cerini (Uil).

In primo piano anche la sicurezza dei luoghi di lavoro, e la già denunciata presenza di fibre di amianto nella pavimentazione usurata del pian terreno, nella residenza municipale. “Il personale medico competente è intervenuto con prescrizioni ben precise che però sono state adottate in modo sommario, con spostamenti che non hanno migliorato la qualità del lavoro né le condizioni di sicurezza”.

“Siamo preoccupati – dice Bertelli -, per lavoratori e cittadini, per una riorganizzazione che deve essere rimodulata anche alla luce delle indicazioni di carattere politico che sono state date dal consiglio comunale, sulle quali deve operare il sindaco. Non che gli spostamenti non siano legittimi, ma in un contesto simile credo che le nostre richieste di condivisione lo siano altrettanto”.

A destare ulteriore preoccupazione la sospensione (nonché l’attuale e futura gestione) dei servizi educativi in virtù dei tagli imposti dal riequilibrio di bilancio, la gestione dei servizi sociali (che avviene in house dopo l’abbandono dell’Unione Terre e Fiumi) e la volontà dell’amministrazione di avanza richieste di convenzioni ad altri Comuni limitrofi per la gestione condivisa di servizi. “Una soluzione onerosa, come si intende sostenerla? Sono questioni che vorremmo mettere sul tavolo e discutere, non per denigrare o criticare ma per costruire un percorso che possa dare delle risposte al servizio pubblico: le relazioni sindacali non sono solo quelle strettamente connesse a contrattazione e rivendicazione, a volte possono far emergere soluzioni”.

Sul tavolo i sindacati vorrebbero poi vedere il fondo di produttività 2018, ancora non contrattato e predisposto. “Non abbiamo idea di come si voglia orientare la possibilità di ulteriori remunerazioni ai lavoratori, che nel frattempo si dichiarano demotivati e non messi nelle condizioni di operare tranquillamente”.

 

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