Riva del Po
6 Ottobre 2018
Zaghini e Giannini: "Quale sia l’esito del referendum, ne è comunque valsa la pena"

Fusione Berra-Ro, l’ultimo appello dei sindaci a sostegno del sì

di Redazione | 3 min

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In occasione della chiusura della campagna referendaria in vista del voto di domenica 7 ottobre, i sindaci di Berra e Ro, Eric Zaghini e Antonio Giannini, intendono lanciare un ultimo appello al voto, a sostegno del sì.

“Si conclude un lungo percorso, cominciato più di un anno fa, che ha visto le amministrazioni da noi rappresentate impegnate nel più grande sforzo organizzativo e programmatorio messo in campo nell’ultimo decennio” scrivono i primi cittadini alla vigilia del referendum consultivo.

“È stato un lungo viaggio, fatto di incontri, dialogo, confronto, passione civica; quale sia l’esito del referendum di domenica, che rispetteremo in quanto espressione di autentica e sincera sovranità popolare, sarà comunque valsa la pena di tentare questa piccola ‘impresa’”.

“Le nostre comunità per troppi anni si sono quasi rassegnate all’idea di vivere un lento ma inesorabile declino: hanno vissuto la perdita di posti di lavoro, il conseguente spopolamento, la riduzione dei servizi erogati dall’ente locale, impegnato a far quadrare i conti con sempre maggiore difficoltà – analizzano Zaghini e Giannini -. Eppure i dati oggettivi ci dicono che sono ancora due comunità vive, che non si vogliono arrendere, caratterizzate, come sono, da una forte presenza di imprese individuali (1 ogni 10 abitanti), di alcune importanti società di capitali, di una diffusa presenza del volontariato sociale”.

“Domenica, queste comunità si troveranno di fronte ad un bivio: lasciare tutto com’è, oppure imboccare la strada della fusione dei due comuni – spiegano i due sindaci uniti per il sì -. Una strada che, grazie all’enorme contributo annuo atteso da Stato e Regione, 1.568.350 euro per i prossimi 10 anni, oltre alle premialità nell’accesso a bandi regionali, potrà condurre: ad un miglioramento, potenziamento e maggiore prossimità dei servizi ai cittadini, alle famiglie alle imprese; ad un potenziamento dell’offerta formativa per i nostri bambini; alla effettiva gratuità della frequenza delle scuole dell’obbligo sul territorio; al sostegno effettivo ai capaci e meritevoli, come dice la nostra Costituzione, che affrontano gli studi universitari; ad un piano di riqualificazione energetica di tutti gli edifici e dell’illuminazione pubblica, per garantire risparmi effettivi anche oltre il primo decennio; all’approvazione di un vero piano di investimenti in opere pubbliche la cui sostenibilità economica sia rappresentata proprio dai contributi che riceveremo, perché le “cose” si fanno se si hanno le risorse; all’efficientamento dei costi della politica (come ha detto un cittadino berrese nel corso di un recente incontro pubblico: “un sindaco in meno, uno stradino in più”)”.

“Preservare e valorizzare le nostre origini e identità, soprattutto offrendo loro una prospettiva di futuro e di futuro migliore, è l’opportunità di scelta che offriamo ai nostri elettori che, siamo certi, decideranno con responsabilità – assicurano i sindaci di Berra e Ro -. Tutto questo è a portata di mano. Se lo vorremo, lo avremo. Basterà un sì”.

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