Attualità
16 Settembre 2018
Circa 300 equipaggi a bordo di auto storiche sono transitati dalla città estense per una prova di regolarità del Gran Premio Nuvolari

Il rombo del Nuvolari dà la carica a Ferrara

di Redazione | 3 min

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Il rombo dei motori del Nuvolari ha dato la carica ai ferraresi nella tarda mattinata dell’ultima domenica estiva del 2018. Circa 300 equipaggi, a bordo di altrettante auto storiche appartenenti a 43 case automobilistiche, impegnati nella 28esima edizione del Gran Premio Nuvolari, sono infatti transitate per la città estense, dove si sono fermate, provenienti dalla Romagna, per una prova cronometrata.

La gara di regolarità ha avuto un momento importante nell’anello di piazza Ariostea, dove i cronometristi hanno acquisito gli ultimi tempi che, domenica sera, hanno decretato il vincitore della gara riservata alle auto storiche costruite fra il 1919 e il 1972. Per questa particolare caratteristica, la kermesse è considerata dagli appassionati alla stregua della Mille Miglia, se non di più perché i più tradizionalisti non mancano di far notare che il Nuvolari conserva i valori della storia dell’automobile.

Il passaggio ferrarese, che ha fatto compiere a tutte la vetture un giro completo dell’anello sotto la statua ‘impacchettata’ dell’Ariosto, è stato possibile grazie all’Officina Ferrarese – che in gara vanta i due soci del club Sergio Sisti e Alessio De Angelis, la cui Lamba del 1929 nei giorni scorsi ha dato ai piloti qualche grattacapo per un problema alla frizione – è stato salutato da qualche centinaio di appassionati tra cui spicca proprio il presidente di Officina Ferrarese Riccardo Zavatti che parla di “un appuntamento imprescindibile per l’agenda dei ferraresi e del nostro club”.

“Come partecipante e come pilota – commenta poi Alex De Angelis – devo dire che l’accoglienza a Ferrara è sempre molto emozionante e trasmette un calore che raramente si trova in altre città. Peccato per il problema tecnico che abbiamo avuto alla frizione che ci ha fatto perdere molte posizioni rispetto alle prime tappe in cui eravamo secondi assoluti”. Sergio Sisti, a bordo della Lancia assieme a De Angelis, spiega: “Con Alessio c’è sempre una grande sintonia. Fino al momento in cui abbiamo avuto il guasto stavamo ottenendo un ottimo risultato: un’ulteriore conferma di questo grande feeling”. 

Il rombo delle auto, partite da Rimini alle 7 del mattino, si è fatto sentire anche nei territori di Portomaggiore, Gaibanella e Bondeno, direzione presa dai piloti subito dopo aver lasciato Ferrara sull’asse Porta Mare-Biagio Rossetti-Porta Po. I 300 equipaggi hanno terminato la propria corsa proprio dove l’avevano iniziata venerdì, a Mantova, terra d’origine dell’ex pilota di Ferrari e Alfa Romeo Tazio Nuvolari.

La 28° edizione si è conclusa con la vittoria dell’equipaggio n.81 di Giovanni Moceri e Daniele Bonetti – Loro Piana Classic Team, al volante di una meravigliosa Fiat 508 C del 1939. La coppia è stata sempre in testa alla gara e ha dimostrato grande abilità e lucidità in tutte le prove speciali. Al secondo posto la coppia bresciana di Andrea Vesco e Andrea Guerini (n.29) a bordo di un’Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, vincitori di ben 7 edizioni e autori di una formidabile rimonta nelle ultime prove, che però non è bastata per aggiudicarsi il titolo. Grande performance anche per il terzo equipaggio classificato, il n.79 di Di Pietra – Di Pietra, padre e figlio alla guida di una Fiat 508 C del 1938, che hanno tallonato i vincitori della gara per quasi tutta la corsa.

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