Economia e Lavoro
25 Maggio 2018
6 in pied!. Il sindaco e presidente della Provincia visiterà quattro tra le imprese più innovative della zona

Alla scoperta della ‘Reno Valley’

di Redazione | 3 min

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Il futuro del lavoro agricolo passa dal “Sistema Agricoltura Ferrara”

Ferrara si dota del "Sistema Agricoltura Ferrara". Bandi e assicurazioni, utilizzo di fitofarmaci, lavoro agricolo e contrasto al caporalato. Questi sono solo alcuni dei temi presenti nel documento strategico sull'agricoltura, redatto per la prima volta dal Comune di Ferrara in sinergia con tutte le associazioni di categoria e le grandi aziende agricole del territorio

Più che un pretesto per ricordare il passato, un modo per immaginare e pensare al futuro. È questo il senso dell’iniziativa lanciata da Estense.com, in collaborazione con la Camera di Commercio e l’amministrazione comunale, in occasione di “6 in pied!”, le celebrazioni del sesto anniversario del terremoto dell’Emilia e dei dieci giorni di iniziative e incontri che coinvolgeranno l’amministrazione comunale.

Oggi pomeriggio, venerdì 25 maggio, il direttore di Estense.com Marco Zavagli guiderà il sindaco e presidente della Provincia Tiziano Tagliani e rappresentanti delle associazioni di categoria in una visita alle aziende in uno dei distretti più produttivi e innovativi della regione: la ‘Reno Valley’, situata tra Poggio Renatico e Gallo. Una delle zone più colpite dai danni del sisma, ma allo stesso tempo simbolo di una tenacia imprenditoriale e di una capacità di innovare che non sono mai venute meno durante i momenti più difficili. E ora le imprese, nonostante i danni alle proprie sedi produttive e alle infrastrutture del territorio, stanno raccogliendo i frutti del loro lavoro.

“Mi è stato chiesto di dare un supporto di idee alle celebrazioni per i sei anni dal terremoto – spiega Zavagli -. Guardando alla bozza di programma ancora in fieri ho notato che si parlava del passato e del presente. Da qui l’idea: raccontare la Ferrara del futuro. E ci sono aziende che il futuro nel loro piccolo, nel loro settore, l’hanno già raggiunto. Una fortunata coincidenza ha voluto che alcune di queste si trovassero lungo il fiume Reno. Da qui la suggestione. Come la California, terra di terremoti, ha investito su ricerca e innovazione conquistando il mondo, così Ferrara – ovviamente con le dovute proporzioni – dopo il terremoto ha avuto un nucleo di aziende che hanno guardato alla ricerca e all’innovazione e sono già diventate leader, chi a livello nazionale chi anche a livello sovranazionale, nei rispettivi settori”.

“Ora però – continua il direttore di Estense.com – il mondo attorno a loro, a partire dalle associazioni economiche, può sfruttare, o meglio essere partecipe, del possibile sviluppo che si potrebbe – perdonate il bisticcio di parole – sviluppare attorno alla valle del Reno. Un po’ scherzando – ma non troppo -, dopo la Silicon Valley, ecco la Reno Valley. Un nome coniato da uno degli imprenditori che ci ospiteranno, Gianluca Busi”.

La visita di Tagliani si svilupperà in quattro tappe fondamentali, sedi di quattro aziende simbolo: la cooperativa Cpr System (a Gallo), Niagara, Elenos e 22Hbg a Poggio Renatico.

Elenos è leader mondiale del broadcast, con filiali e società controllate in Asia, Nord Europa e nelle due Americhe: i suoi prodotti vanno dai tradizionali trasmettitori per radio e tv commerciali di tutto il mondo ai generatori di radiofrequenze in uso negli anelli del Cern di Ginevra.

La 22Hbg è invece patria del software: qui vengono sviluppati programmi, funzioni e app per i dispositivi digitali di nuova generazione. Non parliamo quindi solo di smartphone, ma anche di software per automobili di nuova generazione, assistenti domestici a comando vocale o elettrodomestici in grado di ricevere comandi in remoto, inseguendo l’obiettivo di una ‘integrazione digitale’ che connetta tutti i sistemi a disposizione.

Oltre al settore digitale, un altro punto chiave per l’innovazione riguarda la sostenibilità della produzione industriale, che vede al centro altre due aziende del territorio: Niagara e Cpr System. La prima è tra le più affermate realtà italiane nel riciclo dei rifiuti, che forte delle sue certificazioni ambientali europee conta su un ‘parco fornitori’ di oltre 15mila produttori di rifiuti. E proprio sui materiali riciclati fa affidamento la Cpr System, principale produttore italiano di cassette e imballaggi per la frutta che ha scelto di lavorare in un’ottica ‘zero waste’, ovvero in un ciclo continuo di riciclo e produzione che ha completamente eliminato la produzione di rifiuti solidi.

Quattro aziende che nonostante i danni del terremoto sono riuscite a crescere, innovare e aumentare i propri bilanci: l’esempio più adatto per immaginare il futuro del territorio.

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