“Quanto riportato da Estense.com, in merito al comportamento del Sig. Nicola Lodi, riteniamo sia quantomeno sconcertante”. Ad affermarlo in una nota è Ferrara Concreta, lista civica alleata del Pd, per bocca del suo presidente, Paolo Orsatti.
Orsatti ricorda che “un esponente politico della Lega come il sig. Nicola Lodi, con la carica di segretario comunale, si intrufola senza titolo e permesso in una proprietà privata (il cosiddetto Palaspecchi), rinviene nell’immobile una persona, ancorchè probabilmente abusivo, ma sempre una persona, lo sottopone ad un vero e proprio interrogatorio, certamente senza averne l’autorità e senza il gradimento del malcapitato, forte tra l’altro della presenza di altri due militanti, quasi ad imporre una sensazione di superiorità numerica”. E fa presente che “poi in caso di presenza di reato avrebbero dovuto senza dubbio chiamare le forze dell’ordine, cosa rafforzata dal fatto del ruolo che esso riveste politicamente”.
Sempre in riferimento al video dell’interrogatorio, l’esponente di Ferrara Concreta critica il linguaggio utilizzato da Lodi e sodali, “condito da una terminologia disdicevole, incalzante, certamente non rassicurante per l’interrogato. Poi di quella sera altro non si sa, sulla carta tutto può essere accaduto”.
Dall’episodio del Palaspecchi Orsatti passa quindi a quello più recente di sabato scorso con “ancora il sig. Lodi [che] richiede i documenti ad un altro cittadino non italiano, gesto aggravato dal fatto che questa volta il tutto è avvenuto in una pubblica via”. Qui, per completezza di informazione, va detto che le testimoni raccontano di aver visto Lodi visionare dei documenti, non lo hanno sentito chiederli direttamente. “Sino ad arrivare ad oggi – prosegue Orsatti – dove lo stesso annuncia che sta “indagando sul nuovo racket della mafia Nigeriana” … evidentemente il lupo perde il pelo ma non il vizio”.
Il presidente di Ferrara Concreta fa notare che in questo modo “ci si sostituisce alle forze dell’ordine, si determinano proprie regole e si agisce. Allora qualunque persona si sentirà in diritto di chiedere a piacere il documento di riconoscimento a chiunque? Tale possibilità è dovuto esclusivamente alle forze dell’ordine”.
Ecco allora la domanda pubblica di Orsatti: “la Lega nelle figure degli altri alti esponenti non prende le distanze da questi soprusi? O si condividono i metodi?”.
L’augurio di Ferrara Concreta è “che ci sia una presa di posizione della città, e non solo delle due signore che hanno denunciato l’ultimo fatto capitato. La politica ha diverse sfaccettature e diverse opinioni come è giusto che sia, ma la violenza e l’abuso del diritto quelle no, quelle proprio non si possono accettare”.
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