Spal
19 Aprile 2018
Lazzari e Mattiello i migliori, Paloschi ed Antenucci non incidono

Spal–Chievo: le pagelle

di Redazione | 3 min

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Spal, salvezza raggiunta tra i rimpianti

Davanti ad una cornice di pubblico meravigliosa, nonostante il meteo ed un campionato di grande sofferenza, i biancoazzurri battono il Pineto trovando la terza gioia consecutiva e soprattutto la salvezza aritmetica.

Meret 6: Appare leggermente meno sicuro del solito nelle uscite, non può nulla sul tiro di Pucciarelli ma il palo lo salva. Nell’occasione del gol annullato al Chievo blocca il pallone oltre la linea di porta e probabilmente poteva fare qualcosa di meglio in questa circostanza. Questa volta il VAR sorride alla Spal.

Cionek 6: Serata abbastanza tranquilla per lui dato che il Chievo dalle sue parti raramente sale, si limita quindi ad una partita di ordinaria amministrazione in fase difensiva. Molto sfortunato al 19’ quando un incredibile riflesso di Sorrentino gli nega la gioia del gol.

Vicari 6: Inglese è un bruttissimo cliente con i suoi movimenti su tutto il fronte d’attacco. Infatti rimedia subito in giallo rischiosissimo al limite dell’area, si rifà nel secondo tempo con un’eccellente chiusura su Pucciarelli lanciato a rete.

Felipe 5.5: Partita molto arruffona la sua. Giaccherini lo mette spesso in difficoltà ma in qualche modo riesce a cavarsela. In fase di impostazione commette troppi errori, tra tutti spicca quello che manda in porta Pucciarelli ma l’attaccante colpisce il palo. In calo dopo le ultime buone prestazioni.

Lazzari 6.5: Nervoso per tutto l’arco della partita soprattutto nei confronti di Hetemaj che non è precisamente uno stinco di santo. Le sue accelerazioni nel primo tempo restano l’arma principale della Spal e ad inizio ripresa Jaroszynski rischia il secondo giallo proprio su di lui. Col passare dei minuti il Chievo gli prende le misure raddoppiandolo costantemente disinnescandone il potenziale.

Kurtic 5.5: Certamente non al meglio della condizione, battaglia senza tirarsi mai indietro con i ruvidi centrocampisti del Chievo. In attacco non riesce mai a costruire una catena efficace con Lazzari intasando anzi spesso gli spazi sulla destra.

Viviani 6: Difficile chiedergli di più in impostazione visto che gli avversari fanno tantissima densità a centrocampo negando molte linee di passaggio verso Paloschi ed Antenucci. Batte diverse punizioni pericolose in area avversaria, è questo il suo vero valore aggiunto.

Grassi 6: Tra i migliori nel primo tempo per corsa e temperamento, cala tantissimo nella ripresa ma anche lui tornava da un fastidioso guaio al ginocchio.

Mattiello 6.5: Altro acciaccato recuperato in extremis, nonostante una caviglia in disordine mette in mostra il giusto passo dall’inizio alla fine risultando tra i più continui nell’arco dei novanta minuti. Si prende qualche rischio di troppo nel finale di gara sbagliando facili appoggi.

Paloschi 5: Un ex molto atteso dopo la lunga militanza nel Chievo. Inizia con la voglia di spaccare il mondo facendo un’ottima spola tra attacco e centrocampo per buona parte del primo tempo. Col passare dei minuti però non riesce mai a rendersi pericoloso, ne tantomeno a ricevere palla in area di rigore tanto che viene sostituito dopo un’ora da Bonazzoli.

Antenucci 5.5: Pretendere che continuasse a giocare ai ritmi delle passate settimane non era realistico. Come a Firenze si butta su ogni pallone ma non è giornata, nemmeno quando prova ad allargare il proprio gioco. Per poco non si trova a tu per tu con Sorrentino alla fine del primo tempo, in generale però non incide.

Bonazzoli 6: Entra bene in partita portando corsa e dinamismo, chissà che non possa essere lui la risposta all’astinenza da gol della Spal nel futuro prossimo.

Schiattarella 5.5: Anche lui non al meglio della condizione, rileva Viviani negli ultimi venti minuti. Porta sì più frizzantezza in mezzo al campo ma con davvero pochissima precisione nell’ultimo passaggio e sui calci piazzati.

Schiavon: S.v.

Leonardo Semplici 6: Gli impegni ravvicinati fanno sì che debba utilizzare tanti giocatori non al meglio e questo incide soprattutto a centrocampo dove la Spal commette tanti errori di misura nel palleggio. L’occasione era di quelle ghiotte, non averla sfruttata rimanda più avanti ogni tipo di discorso salvezza e dietro il Crotone non molla di un centimetro.

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