Fiscaglia
18 Aprile 2018
A processo l’ex sindaco di Migliaro Marco Roverati e gli ex assessori ai Lavori pubblici Daniele Frignani, Massimo Uba e Roberto Uba

Morì nell’auto cadendo nel Po di Volano, via all’istruttoria nel processo bis

di Redazione | 2 min

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Migliaro. È iniziata martedì mattina l’istruttoria del processo bis per la morte di Ornella Botti, la donna di 58 anni di Quartesana che il 14 aprile 2012, per cause mai chiarite, trovò la morte finendo con la sua auto nel Po di Volano, mentre percorreva via Travaglio nei pressi di Migliaro.

Per quella morte sono oggi imputati – accusati di omicidio colposo – l’ex sindaco Marco Roverati (in carica dal 2004 al 2013) e gli ex assessori ai Lavori pubblici Daniele Frignani (2010-2013), Massimo Uba (2004-2009) e Roberto Uba (2009-2010), difesi dagli avvocati Massimo Bissi e Carlotta Bentivoglio. Il Comune (oggi Fiscaglia) è in giudizio come responsabile civile. Si tratta di un secondo procedimento penale, nato dall’assoluzione con formula piena di Ilaria Simoni, funzionaria del Comune addetta alla manutenzione delle strade: in quell’occasione il gup aveva accolto le richieste delle figlie e del marito della vittima, costituitisi parte civile attraverso l’avvocato Eleonora Baldi, di allargare l’inchiesta.

La contestazione principale è quella della mancanza di guard rail: per la procura (in udienza c’era la vpo Elisa Bovi) sarebbe bastata una barriera al lato di via Travaglio per impedire all’auto di finire nel canale e salvare la vita alla sua conducente.

Nell’udienza di martedì il giudice Vartan Giacomelli ha iniziato a sentire i primi testimoni: gli agenti della polizia municipale che intervennero la mattina dell’incidente e un maresciallo dei carabinieri che si recò sul posto. Un’ispettrice della municipale che intervenne per i rilievi ha detto che sul luogo dell’incidente si vedeva il segno delle ruote sulla banchina erbosa a lato della strada ma non c’era nessun segno di frenata. Ornella Botti venne trovata dai sommozzatori dei vigili del fuoco ancora dentro l’abitacolo, con le cinture di sicurezza allacciate e i due finestrini laterali abbassati per metà.

L’escussione dei testimoni proseguirà l’8 maggio.

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