di Serena Vezzani
Cento. “Quello che era diventato un sepolcro oggi risplende di luce nuova”: così l’arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi oggi, durante la cerimonia d’inaugurazione della Collegiata di San Biagio. A quasi sei anni dal sisma, infatti, la basilica è stata finalmente restituita alla comunità centese “ancora più bella di prima, perché il restauro ha riportato alla luce tutti i dettagli mangiati dal tempo, tutta la sua storia, tutta la sua identità”.
Un giorno importante, quello di oggi, con cui “si ricorda quella terribile forza di morte che è stato il terremoto” sono state le parole dell’arcivescovo Zuppi: “Ne faremo memoria, non per rattristarci, ma per essere consapevoli dei tanti terremoti che continuamente minacciano o distruggono la vita, rivelando la nostra fragilità”. Ma con cui allo stesso modo si ricorda anche “la forza straordinaria di ricostruire e andare avanti, di difenderci e rialzarci dopo essere stati messi in ginocchio: perché la paura del terremoto non è finita il giorno dopo, ha segnato il nostro cuore. Continuiamo a rendere questa chiesa viva e luminosa ogni giorno”.
Presenti alla cerimonia tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, di volontariato, sociali e politiche del territorio, le Confraternite del Rosario e del Sacco, i sacerdoti dl vicariato di Cento, le monache agostiniane e tantissimi centesi. I lavori di restauro e di ripristino sono stati svolti dall’impresa centese Ahrcos, e altri ancora sono previsti per l’adeguamento liturgico del presbiterio e l’abbattimento delle barriere architettoniche dell’ingresso di via Matteotti: “Vedere come nel nostro vicariato siano state riaperte finalmente altre chiese” ha dichiarato don Stefano Guizzardi, “come quelle di Galeazza, Argile e Palata, e come molte altre, tra cui La Rocca, San Pietro, Dosso, Corporeno, Renazzo e Sant’Agostino stiano per seguirle, è un bellissimo segnale: in questi anni abbiamo capito l’importanza di uno spazio sacro, ma abbiamo affrontato dignitosamente l’emergenza nella chiesa di San Lorenzo, che ci ha ospitati dal febbraio 2013”. L’emozione, i sacrifici e la mole di lavoro sono stati tanti: “Ma ce l’abbiamo fatta”.
A conclusione delle celebrazione eucaristica, la donazione all’arcivescovo Zuppi di un frammento della croce metallica raccolto ai piedi del campanile il 29 maggio 2012, da parte del sindaco Toselli e dal presidente della ditta Ahrcos, insieme alla medaglia d’onore del Comune di Cento: “Finalmente siamo a casa” ha annunciato Toselli. “Oggi riponiamo una valigia carica di sentimenti, dalla paura al coraggio, dallo smarrimento alla fiducia, e piena di regali inattesi dopo una tragedia come il sisma, quali la solidarietà, l’altruismo, la fratellanza e l’unità di intenti”.
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