Attualità
9 Febbraio 2018
Il 'Miur' contribuirà con 500 mila euro nel biennio 2017-2018. Lo scopo è andare verso la personalizzazione delle cure

Con il ‘Centro medicina di genere’ Unife fa un passo verso il futuro

di Redazione | 2 min

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L’Università di Ferrara fa un passo da gigante verso il futuro. Grazie a 500 mila euro garantiti dal Miur per il biennio 2017-2018 – “manca solo la firma del ministro Fedeli, ma ormai ci siamo” rivela il rettore Giorgio Zauli – in città sarà istituito il ‘Centro studi sulla medicina di genere’. Il primo, in ambito universitario, in Italia.

I ricercatori che andranno a vivere in prima persona il centro, che avrà sede presso il dipartimento di Scienze mediche, avranno come obiettivo quello di studiare il differente comportamento dei due sessi in termini di risposte alle cure. “Un maschio risponde differentemente da una femmina, quindi non è detto che la stessa dose vada bene per entrambi” chiarisce Alessandra Carè, Istituto superiore della Sanità.

Lo scopo, dunque, è andare verso la personalizzazione delle cure per ogni individuo a seconda del sesso, la cosiddetta “medicina di precisione” afferma Zauli, che sarà “la medicina del futuro” lo segue Tiziana Bellini, prorettrice delegata alla didattica e coordinatrice del corso di laurea di Medicina e chirurgia. Ci si prefigge di fare un vero e proprio “studio dell’approccio metodologico della medicina su tutti i fronti, dalla ricerca alla prevenzione” evidenzia la stessa Bellini.

A dirigere il ‘Centro studi sulla medicina di genere’ sarà Michele Rubini. “Quando si parla – afferma – di medicina di genere si tratta di andare a studiare il complesso di cose che genera e modifica lo sviluppo patologico”.

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