Poggio Renatico
31 Gennaio 2018
Il corpo dell'anziano estratto intorno alle 11 dall'appartamento

Incendio in appartamento a Poggio, 87enne muore tra le fiamme

di Redazione | 2 min

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di Martin Miraglia

Poggio Renatico. Fabbio Malavolta, classe 1931, ha trovato la morte nella sua abitazione di Poggio Renatico — nella quale si era trasferito da Bologna per vivere nel complesso residenziale con il fratello e la sua consorte alcuni anni fa — nel corso di un incendio divampato nel corso della notte e che ha divorato l’intero edificio e mandato un’altra persona all’ospedale, feritasi in un disperato tentativo di soccorso.

Fabbio Malavolta, la vittima del rogo

Le fiamme hanno cominciato a propagarsi intorno alle 3 e mezzo del mattino di martedì, per cause ancora in corso di accertamento da parte degli inquirenti. Prima che scattasse l’allarme, dato da alcuni vicini dell’abitazione, situata al civico 76 di via Cavour, a due passi dal centro e di fianco all’ufficio postale, sono passati però alcuni minuti, risultati fatali per l’uomo. Quando si sono resi conto di quanto stava accadendo, i vicini hanno prima chiamato i soccorsi, che hanno raggiunto di corsa l’abitazione, e poi alcuni dei parenti, svegliandoli, che hanno tentato di raggiungere i piani superiori dove si stava sviluppando l’incendio e dove l’87enne era rimasto intrappolato, finché la violenza delle fiamme non li ha obbligati a desistere.

In via Cavour si sono presentati in un baleno i Vigili del Fuoco, che hanno lavorato fino alle prime ore del pomeriggio con un’autopompa e un’autoscala per spegnere il rogo prima e per raggiungere l’appartamento poi, e le ambulanze del 118, oltre ai Carabinieri di Poggio Renatico e la Polizia Municipale dell’Alto Ferrarese per la gestione del traffico, con via Cavour chiusa per un tratto a causa delle operazioni di soccorso.

Per l’uomo è apparso subito chiaro che non ci sarebbe stato niente da fare: le fiamme si erano mangiate anche il solaio in legno dell’abitazione, crollato in più punti e ormai pericolante, rendendo difficoltoso anche il recupero della salma — avvenuto solamento pochi minuti prima delle 11 — e impossibile una rapida evacuazione notturna. Il marito della nipote della vittima è stato invece trasportato all’ospedale di Cona, dove necessiterà di essere operato, dopo essersi ferito forse cadendo dalle scale nel tentativo di salvare la vittima. Altre due persone hanno invece rifiutato il trasporto in ospedale asserendo di non essere state coinvolte nel disastro e di non necessitare di cure mediche.

Malavolta, seppur non molto conosciuto in paese — “era molto riservato”, spiegano i parenti — era comunque noto per le sue passeggiate di buon passo nelle prime ore del mattino con un cane di piccola taglia, un chihuahua, di proprietà di un familiare spesso lontano da casa per lavoro che glielo affidava regolarmente.

 

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