di Giuseppe Malatesta
Lagosanto. “Non ci bastano le ‘pezze’ che il direttore Vagnini vuole indurci ad accettare”. Non ha intenzione di ‘deporre le armi’ il comitato spontaneo nato per la difesa del servizio di guardia medica pediatrica dell’ospedale del Delta, che riunisce centinaia di genitori e ormai 6 mila sostenitori iscritti al gruppo Facebook di riferimento.
Dopo i notevoli malumori suscitati dall’annuncio della chiusura del servizio di consulenza pediatrica diurna e la decisione dell’Ausl di rimediare con un progetto di formazione che consentisse a medici non pediatri la presa in carico dei pazienti pediatrici, il gruppo ritorna battagliero sulla questione, ricordando l’assenza di copertura in festivi, prefestivi, week end e in orario serale per la giovanissima utenza.
“Il piano di formazione non è una soluzione, è solo un palliativo” scrivono in una nota stampa inviata anche ad organi di informazione nazionali. “La nostra richiesta di istituire una guardia medica con specializzazione pediatrica nasce dalla mancanza di un vero pediatra nelle giornate prefestive, festive e notturne”.
“L’attuale servizio di guardia medica – ribadiscono – non prevede una figura specializzata, ma un medico generico che spesso non ha competenze adeguate, come se l’assistenza medica dei bambini fosse un bisogno secondario. Ciò costringe a recarsi presso i punti di primo soccorso, distanti dalle periferie”.
Dal confronto sulle situazioni di disagio occorse negli ultimi tempi, “abbiamo deciso di utilizzare i social per cercare di capire quale interesse potesse avere l’argomento sulla popolazione e creato un gruppo Facebook, apolitico. Abbiamo subito capito che c’erano gli estremi per mettere in atto alcune strategie”.
In primis una petizione online, seguita da una raccolta firme a livello locale, nel basso ferrarese, consegnata finora al solo primo cittadino di Comacchio, cittadina da cui è partita l’azione comune. “Allargheremo a tutti i sindaci del Delta questa richiesta, in modo da renderli egualmente partecipi di questa lotta, chiedendo loro una netta presa di posizione contro l’indebolimento del sistema sanitario pediatrico del nostro territorio”.
Una lotta che continua dunque, e che “in virtù della soppressione dell’attività pediatrica al Delta, diventerà più forte. È nostra intenzione – riferiscono infatti i genitori – combattere i numeri giustificativi dei tagli di questi servizi da parte dell’Ausl, attraverso le testimonianze dirette di quei genitori che si sono trovati in seria difficoltà a causa della mancanza dei servizi dedicati pediatrici. Vogliamo mettere in luce le persone, i bambini, più che gli sterili numeri che ci vengono forniti”.
Pertanto l’invito del gruppo è quello di indirizzare, via mail all’indirizzo genitori.pediatra@libero.it, la propria testimonianza, “al fine di dar forza alla nostra voce, unendoci”.
“Non si possono liquidare i genitori ferraresi, ora costretti a lunghi viaggi su strade non sempre decorose, con frasi del tipo ‘Non ci sono pediatri disponibili’, ‘per le emergenze ci sono le ambulanze’ o indirizzarli alle pediatrie di Comunità. In questo modo si andrà verso l’intasamento del Pronto Soccorso dell’ospedale di Cona e a farne le spese saranno i più piccoli”.
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