Attualità
21 Dicembre 2017
Il segretario generale del sindacato chiede di non autorizzare le manifestazioni di questi gruppi

Zagatti (Cgil): “Via Hitler? Rigurgito neofascista da fermare”

di Redazione | 3 min

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“Ferrara è stata nuovamente colpita da un atto ignobile, vergognoso, codardo e pertanto indubbiamente di stampo fascista”. Dura condanna da parte di Cristiano Zagatti, segretario generale della Cgil Ferrara, alla scritta “Via Hitler” comparsa sulla targa di via Voltapaletto, nel quartiere ebraico.

Uno sfregio che Zagatti interpreta, accumunaldolo ad altri episodi che attraversano da qualche tempo il Paese, come un rigurgito neofascista “che sta colpendo in modo trasversale e con sempre più violenza e determinazione il cuore pulsante di un Paese democratico e civile”.

“Il solo pensiero di sfregiare l’indicazione in marmo di una delle nostre bellissime vie del centro storico con il nome di una delle figure storiche più sanguinarie della storia dell’umanità – spiega il sindacalista – ci mette di fronte alla pochezza culturale e valoriale che sta attanagliando la nostra società, intrisa di problematiche che vanno ben oltre il semplice gesto”. Dunque un preoccupante “ritorno della simbologia, agli atti, alle intimidazioni, alla propaganda di stampo fascista, troppo spesso sottovalutata a scapito della democrazia e della nostra Costituzione”.

Per Zagatti servirebbero dunque “provvedimenti non solo estemporanei, sanzionatori, a tampone, ma di sostanza e progettuali a partire dall’educazione civica dei nostri ragazzi e ragazze, dagli studenti, chiedendo ancor più attenzione nelle scuole allo studio della storia contemporanea, privilegiando la cultura della solidarietà, dell’integrazione, della crescita sociale e della trasmissione di quella memoria che ha fatto sì che nel nostro Paese, nella nostra città, potessimo essere tutti donne e uomini, liberi dalle tirannie e dai crudi soprusi del fascismo. Una cultura valoriale perduta ai danni di quella che è oggi la tirannia del selvaggio neoliberismo economico, che piega ancor di più le persone in difficoltà, quella che vuole costruire i muri tra i popoli, quella che alimenta l’ingiustizia sociale e gli egoismi. Proprio da queste politiche economiche sbagliate, politiche di austerità, di assenza di risposte alle disuguaglianze sociali stanno trovando terreno fertile le idee xenofobe, intolleranti e violente di movimenti neofascisti e nazionalisti nelle nostre realtà così come in tutta Europa, con alte responsabilità di parte del mondo politico”.

Da qui la richiesta alla politica di “farsi carico contrastando fermamente questo ritorno ideologico, di impedire a queste formazioni neofasciste di occupare gli spazi pubblici e di aggregazione delle nostre città, di non autorizzare manifestazioni, cortei e presidi che inneggino alla cultura dell’odio e della violenza per tutte quelle associazioni che non si riconoscono formalmente nell’antifascismo costituzionalmente previsto”.

“Basta – conclude- confondere il mancato rispetto dei valori costituzionali con la libertà di espressione. Tutte le forze antifasciste stanno reagendo all’ondata in corso, recenti sono le manifestazioni di Como e Forlì. Il presidio dei valori fondanti di questa nostra democrazia va tutelato ed esteso a quante più forze democratiche, istituzionali, associative nel comune denominatore dell’antifascismo possano permearsi nella società civile, dell’opinione pubblica, della partecipazione e della condivisione negli spazi pubblici, per tornare ad una comunità valoriale, libera ed antifascista. Noi della Cgil ci siamo. E che l’insegna di Via Voltapaletto torni ad essere tale”.

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