Politica
19 Ottobre 2017
Calvano (Pd): «Giornata importante». Fabbri (Ln): «Bonaccini vuole solo spostare l’attenzione da quello che sta succedendo in Lombardia e Veneto»

Governo e Regione iniziano a trattare per l’autonomia

di Redazione | 3 min

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“Per una città che sappia guardare lontano”, questo lo slogan della lista civica Ferrara Futura del candidato sindaco Daniele Botti, che spicca in mezzo alle bancarelle di cibo della tradizione ferrarese in un fucsia sgargiante. A raccogliere le firme e spiegare ai passanti il programma elettorale i candidati della lista e Botti in compagnia del deputato di Italia Viva Luigi Marattin

Occorre un sindaco che lavori per il futuro di questa città

I Civici intervengono su una città che invecchia e con i giovani troppo spesso costretti a emigrare. "Lo stesso 'Patto per il lavoro e per il clima - Focus Ferrara' sottoscritto nel 2021 dalle istituzioni e parti sociali ferraresi riconosce la crisi demografica, insieme all’emergenza climatica, come il principale problema da affrontare e individua gli interventi per affrontarla, ma è rimasto lettera morta"

Nella giornata di mercoledì il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni hanno sottoscritto il documento che sancisce l’inizio del percorso che dovrebbe portare a una maggiore autonomia della Regione Emilia-Romagna.

«Con la firma di oggi, parte il percorso che ci porterà ad avere una Regione sempre più forte e competitiva», commenta il segretario del Pd dell’Emilia-Romagna, Paolo Calvano. «È una giornata importante per la nostra Regione – prosegue Calvano – perché si è riconosciuto il lavoro fatto in questi mesi dal Presidente Bonaccini, dalla Giunta e dall’Assemblea regionale. Un lavoro attento, fatto di confronto, di condivisione e di dialogo. È la dimostrazione che anche in questo campo abbiamo dimostrato di poter essere la Regione capofila in Italia perché siamo arrivati prima di altre che hanno deciso di trascinare i propri cittadini in un referendum che costerà milioni di euro pur essendo del tutto inutile”. “Ora l’iter proseguirà – conclude Calvano – la strada da percorrere non sarà breve ma dopo il semaforo verde di oggi, si parte”. Pieno sostegno all’azione della Regione è arrivato anche da oltre duecento amministratori del Pd dell’Emilia-Romagna che si sono riuniti in assemblea martedì sera a Faenza, alla presenza del segretario Calvano e del responsabile nazionale enti locali del Pd Matteo Ricci. Durante l’incontro è stato anticipato che il documento che verrà presentato e discusso nel corso della conferenza programmatica del Pd che si svolgerà a Napoli dal 27 al 29 ottobre, presenterà la via emiliano-romagnola all’autonomia come un modello nazionale a cui fare riferimento.

Di parare nettamente opposto è invece Alan Fabbri, segretario provinciale della Lega Nord:  «Una missione che suscita tenerezza – taglia corto il capogruppo regionale sull’incontro tra Bonaccini e Gentiloni – dal momento che la sua è un’azione orchestrata con il Partito Democratico, al solo scopo di spostare l’attenzione da quello che sta succedendo in Lombardia e Veneto. Dove i cittadini saranno chiamati alle urne, in un processo democratico, per chiedere effettivamente che i loro territori possano usufruire del residuo fiscale che le due regioni producono». La dichiarazione d’intenti firmata dal premier Gentiloni e dal presidente dalla Regione per Fabbri rappresenta «tanto chiasso per niente, mi dà la sensazione di quelle feste in case private, in cui gli altri si divertono e qualcuno mette la musica.

«Presentarsi a Roma per sentirsi dire che il Governo si riserva di effettuare tutti gli approfondimenti richiesti, in un processo che viene definito complesso, vuol dire tutto e niente – prosegue Fabbri -. Non vi è alcun impegno romano per garantire all’Emilia-Romagna competenze aggiuntive, né tanto meno per trattenere risorse sul territorio. Bonaccini tratta su cinque, misere deleghe, rinunciando di fatto ad avere maggiore autonomia su temi fondamentali, quali ad esempio: porti e aeroporti (sui quali la Regione giocherebbe un ruolo strategico); rapporti internazionali con l’Ue, sul commercio estero, l’ordinamento della comunicazione e le grandi reti di trasporto e la distribuzione dell’energia». Insomma, «Quella che si sta consumando – sottolinea Alan Fabbri – è una farsa, ai danni dei cittadini emiliano-romagnoli».

 

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