Terre del Reno
24 Settembre 2017
La Fiom non firma: «Manca la volontarietà nella mobilità e per lo stabilimento di Dosso gli incentivi sono minori»

Verso l’accordo separato per la Lamborghini

di Redazione | 2 min

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Lunedì, termine ultimo della procedura di mobilità (formalmente la scadenza è sabato 23, ma essendo un giorno festivo, salta fino al lunedì successivo), ci sarà dunque un accordo separato, come separati sono i sindacati: Fiom-Cgil da un lato, Fim-Cisl dall’altro, una ha deciso di non firmare, l’altra sì.

«Non critico la Fim – spiega Lodi -, ma difendo le nostre ragioni e critico l’azienda. Il punto è che mobilità proposta non c’è la volontarietà, quindi sono veri e propri licenziamenti in mano all’azienda ed è la prima volta in dieci anni che vediamo una cosa del genere nelle trattative con i grandi gruppi».

Altro elemento che porta la Fiom a non firmare l’accordo è il fatto che «gli incentivi per l’esodo per i lavoratori dello stabilimento di San Bonifacio sono superiori a quelli riconosciuti ai lavoratori di Dosso: 31mila euro contro 28mila, che peraltro comprendono 3.500 euro di recupero della contrattazione aziendale cancellata nel 2015, sulla quale, peraltro, a San Bonifacio avevano già trovato un accordo nello stesso anno».

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