Attualità
25 Agosto 2017
Tutto il paese alla cerimonia con il presidente della Regione Bonaccini, il sindaco Tagliani e il vescovo Perego

A San Bartolomeo riapre la chiesa danneggiata dal sisma

di Redazione | 2 min

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di Simone Pesci

C’era tutta San Bartolomeo alla cerimonia di riapertura della nuova chiesa del paese, ristrutturata dopo essere stata fortemente danneggiata dal duplice terremoto del 20 e del 29 maggio 2012. A presenziare all’importante evento anche il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, intervenuto assieme a Tiziano Tagliani e al Vescovo di Ferrara Gian Carlo Perego.

Ad aprire la cerimonia, da buon padrone di casa, è don Alessio Grossi, il cui pensiero “va al recente terremoto di Ischia e quello del centro Italia”, che rimanda a quei terribili 10 giorni vissuti a maggio di 5 anni fa: “Ricordo tutto di quel periodo, ci sarebbe tanto da raccontare, ma è più importante ricordare. Da allora è stato fatto tanto, la nostra è una comunità piccola e dimostra che bisogna avere collaborazione e sussidiarietà, restando uniti per lavorare insieme”.

Anche il sindaco Tiziano Tagliani sottolinea l’importanza dello stare insieme, in luoghi “come le scuole e le chiese, che sono dei pezzi di comunità e di vita vera che tengono unite le persone”. Bisogna “avere la capacità di collaborare e di stare insieme, senza metterci il bastone fra le ruote l’un l’altro” ha spiegato Tagliani, felice della riapertura della chiesa “perché è un punto di riferimento per la comunità, si può dire che questa sera per San Bartolomeo è grande festa”.

Lungo l’intervento del presidente regionale Stefano Bonaccini, che parte anche lui dal terremoto del 2012: “Abbiamo subito una catastrofe che per danni è seconda solo all’Irpinia. Nelle trasmissioni televisive spesso non compare, penso sia il segno che qui c’è gente abituata a lamentarsi poco e a rimboccarsi le maniche, che si è unita per ricostruire tutto. Abbiamo affrontato il sisma con l’obiettivo di riportare le persone a vivere, studiare, lavorare e pregare esattamente negli stessi luoghi di prima perché con forza e coraggio si può recuperare tutto, tranne, ahimè, le vite umane”. Anche Bonaccini, ha voluto ricordare il sisma del centro Italia: “Noi emiliani ce l’abbiamo fatta anche grazie alla tanta solidarietà ricevuta. Per questo vogliamo restituirne un po’anche a quelle comunità”.

Esaurite le formalità istituzionali è partita una breve processione, culminata con la messa officiata da Monsignor Gian Carlo Perego, che nella sua omelia ha ringraziato tutti perché “la scuola e la chiesa sono due beni che costituiscono una comunità, e che questa riapertura darà coraggio a coloro che stanno iniziando un percorso di ricostruzione”.

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