Attualità
26 Agosto 2017
L'ordinanza vieta la somministrazione di lattine, ma gli stand dello sponsor non ne risentono. Musacci (Fipe): "Fatto molto grave"

Buskers. La lattina della discordia

di Ruggero Veronese | 3 min

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Ogni anno, una nuova polemica. Parliamo del rapporto tra Buskers Festival e commercianti ferraresi, che nel corso del tempo hanno più volte sottolineato le occasioni in cui la manifestazione, nata anche per dare una spinta all’economia ferrarese, ha rischiato di fare concorrenza alle attività stesse. Questa volta il pomo della discordia ha la buccia di alluminio ed è di 15 centilitri di capienza: è una mini-lattina di Coca-Cola.

Durante tutto lo svolgimento del Buskers Festival i commercianti dovranno infatti rispettare l’ordinanza comunale che vieta espressamente “la vendita per asporto e la somministrazione di bevande di qualunque genere contenute in recipienti di vetro, metallo o altro metallo rigido”, tranne quando “il cliente consumi seduto in distesa autorizzata o all’interno del locale”. La ragione del provvedimento sta nella pubblica sicurezza. Nelle premesse all’ordinanza si legge infatti: “Considerato il notevole riscontro di pubblico registrato nelle precedenti edizione, al fine di evitare situazioni di pericolo causate da residui di vetro e metallo”.

Non c’è quindi da meravigliarsi della reazione stizzita di molti baristi e ristoratori che in questi giorni hanno osservato i due stand promozionali della Coca-Cola (tra gli sponsor del festival) mentre distribuivano un gran numero di mini-lattine in alluminio ai passanti. “Beh, che ci sarà mai di strano? – ride con sarcasmo il proprietario di un bar in centro -. Se paghi 50mila euro di sponsorizzazione puoi somministrare quello che vuoi. È colpa di noi baristi che facciamo i tirchi!”. Altre reazioni sono decisamente più rabbiose: “Prima hanno cominciato a mettere i gazebo in giro e la gente ha cominciato e non entrare più nei bar – afferma una titolare -. Poi hanno chiamato gli sponsor che danno da bere gratis. Ora salta anche fuori che noi non possiamo dare le lattine ma loro sì. Vuoi sapere a cosa serviamo noi bar durante i Buskers? A far andare in bagno la gente”.

Il sentimento è talmente condiviso che anche il presidente locale della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Matteo Musacci si schiera senza mezzi termini contro gli organizzatori del festival: “Se eravamo al corrente degli stand della Coca-Cola? No, no, l’organizzazione si guarda bene dal pianificare la manifestazione con le associazioni di categoria. Così come non coinvolge l’area di Carlo Mayr, non ritiene opportuno convocare i commercianti del centro storico, nonostante si parli di una manifestazione che dopo 30 anni comincia a mostrare qualche segno”.

Il caso, secondo il presidente Fipe, crea un nuovo precedente nel turbolento rapporto tra attività di ristorazione e festival: “Vedere quegli stand distribuire centinaia di lattine è stata una doccia fredda per tutte le attività. È un fatto molto grave alla luce dell’ordinanza, che parla dei rischi per la sicurezza pubblica connessi alla presenza di vetro e alluminio a prescindere dalla quantità di liquido all’interno. Del resto, per carità, anche a noi esercenti viene più comodo utilizzare i bicchieri di plastica alla spina, ma mi chiedo perchè agli sponsor sia concesso distribuire lattine e a noi no”.

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