di Simone Pesci
Sit-in contro le occupazioni abusive della Lega Nord. Il segretario comunale del Carroccio, Nicola Lodi, ha ‘svelato’ una piccola tendopoli, situata in via Ravenna, esattamente di fronte al distributore di metano.
Lì, a pochi metri dalla strada, ma non visibile perché nascosta dalla fitta vegetazione, il leghista, accompagnato da alcuni fedelissimi, ha voluto portare alla luce questo misero rifugio “occupato abusivamente da gente di etnia Rom”.
Fra i rovi e i cespugli che rendono questo scorcio di povertà invisibile agli occhi dei tanti automobilisti in transito sulla statale, infatti, ecco spuntare diversi bivacchi contornati da scatolette di cibo consumato, cartoni di vino vuoti, rifiuti, vestiti, biciclette, poltrone, materassi e, addirittura, un generatore di corrente ricavato ingegnosamente con dei pezzi di elettrodomestici.
A creare le maggiori preoccupazioni per la sicurezza, però, sono delle bombole di gas che si trovano a pochi metri dal metanodotto che passa sotto via Ravenna. ‘Naomo’ ha quindi chiamato i Vigili del Fuoco, che a loro volta hanno allertato la Polizia Municipale che ha accertato come le bombole fossero già esaurite.
“Adesso, faranno la segnalazione, vedremo cosa succederà” commenta Lodi, nell’auspicare “l’intervento immediato della Digos, della Questura e della Polizia Municipale, che dovranno sgombrare questa zona”. Il segretario comunale della Lega ha poi rivelato di essere a conoscenza di questo accampamento di diseredati “da 3-4 mesi”, e che è abitato dai “soliti soggetti che occupavano il Palaspecchi, due di loro li ho visti entrare qui 15 giorni fa e ho constatato che sono i due che ci avevano già minacciato con i coltelli in passato, durante uno sgombro”.
“Il problema è che Ferrara è zona franca” sbotta ‘Naomo’, affermando che due persone “erano già state colpite da decreto di espulsione”.
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