Terre del Reno
25 Luglio 2017
Niente di fatto nell'incontro a Roma al Ministero. Lodi (Fiom): "Non è escluso il ricorso agli scioperi"

Lamborgini Calor, il Gruppo Ferroli non cede sul numero di esuberi

di Redazione | 1 min

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Dosso. L’azienda non si sposta di un millimetro sul numero di esuberi, poco meno di 500 per il Gruppo Ferroli, nemmeno nell’incontro avvenuto ieri al Ministero con i sindacati. Interessato dalla situazione anche lo stabilimento Lamborghini Calor di Dosso, che il gruppo ha deciso di non chiudere e trasformarlo in un polo della logistica e dei ricambi, dove al momento i lavoratori sono passati da 88 a 69 soprattutto per gli esodi volontari.

Per niente soddisfatti quindi i sindacati che dall’incontro di Roma si attendevano una qualche apertura, con il Ministero che “non ha strumenti per incidere sulla situazione – riferisce Samuele Lodi, segretario generale della Fiom di Ferrara – e ha proposto tavoli aziendali negli stabilimenti del gruppo per poi rivederci ancora a Roma martedì prossimo”. “Una proposta – prosegue Lodi – che come sindacati abbiamo scartato, non condierando utile ritrovarci ancora nella capitale davanti alla rigidità dell’azienda”.

La strategia per affrontare la situazione verrà assunta tra oggi (25 luglio) e domani, ma l’idea è quella di “provare non a coinvolgere il Ministero, bensì direttamente la presidenza del Consiglio, a sttembre, per l’intero settore della termomeccanica”. Nei prossimi giorni si terranno alcune assemblee e Lodi non esclude che fra le iniziative da assumere si possa ricorrere anche allo strumento dello sciopero.

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