Attualità
17 Luglio 2017
La riflessione del sindaco per l'anniversario: “Questa città sa pretendere la verità”

Auguri ad Aldro e alla Ferrara che reagisce

di Redazione | 3 min

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(foto di Alessandro Castaldi)

di Mattia Vallieri

Sarebbe stato oggi il giorno del suo trentesimo compleanno e per Federico Aldrovandi arrivano gli auguri anche di Tiziano Tagliani direttamente dal palco della FestUnità. A chiedergli un ricordo in occasione dell’anniversario è il direttore di estense.com Marco Zavagli, chiamato a intervistare il sindaco sul tema “idee per Ferrara”.

Tre cose ricorderò del mandato di Tagliani – ha esordito Zavagli nella sua ultima domanda -, tre cose che mi hanno fatto apprezzare la persona al di là del giudizio politico che posso dare su di essa. E sono tre cose che certamente non portano voti”.

Il direttore elenca quindi i tre momenti a suo dire significativi dell’azione del sindaco: l’omaggio alla principessa dei gitani nata a Ferrara (e battezzata con il nome della nostra città), la discesa in strada durante il sit in del Coisp quando Patrizia Moretti mostrò al sindacato di Polizia la foto del figlio ucciso e l’improvvisarsi “tassista di notte” per trovare un alloggio alle dodici donne cacciate dalle barricate di Gorino. “E domani (oggi, ndr) sarebbe stato il compleanno di Federico. Tu (rivolto al sindaco, ndr) hai seguito la vicenda non solo dal punto di vista istituzionale (Tagliani accompagnò in procura la teste chiave, Anne Marie Tsegue, a raccontare al pm quanto aveva visto la mattina del 25 settembre 2015, ndr). Facciamo gli auguri a Federico?”.

Faccio gli auguri a Federico e alla nostra città che è stata segnata in modo indelebile da questo evento” introduce con un filo di emozione nella voce il primo cittadino estense. Tagliani ne approfitta per raccontare cosa hanno significato per Ferrara quel 25 settembre 2005 e i mesi successivi: “dopo un po’ di tempo da quel terribile avvenimento ho notato una città che ha iniziato a ribellarsi, che chiedeva verità e che non si è fatta mettere i piedi in testa – spiega il sindaco estense -. Per la vicenda del Coisp ho ricevuto anche una querela e la cosa mi ha fatto piuttosto sorridere”.

Vero è che ci sono anche le tinte fosche. “La nostra città non è poi così generosa come ci raccontiamo e basta vedere la vicenda di Sahid Belamel (il giovane marocchino morto dal freddo fuori dalla discoteca Madame Butterfly il 25 febbraio 2010 nell’indifferenza dei passanti ndr), ma sa pretendere che le venga detta la verità” prosegue Tagliani, soffermando poi la sua attenzione su tre episodi che hanno segnato la sua esperienza da sindaco. “Lo scontro con il Coisp, l’omaggio alla principessa dei gitani e la vicenda delle ragazze respinte dalle barricate a Gorino che ho aiutato a trovare un posto non porteranno consenso ma mi hanno fatto sentire orgoglioso di quello che ho fatto – chiosa il sindaco -. Un sindaco che insegue il consenso del momento è meglio se cambia mestiere. La politica ha bisogno di persone vere che non siano dei burattini all’inseguimento del consenso”.

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