Ostellato
9 Aprile 2017
Il dissenso continua nonostante la temporanea chiusura del cantiere Trava-2

Marcia dei No-Triv per dire no alle trivelle

di Redazione | 3 min

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Ostellato. Nonostante il cantiere Trava-2 (situato nel Mezzano, al confine tra i comuni di Comacchio e Ostellato) sia stato smobilitato, le manifestazioni di dissenso promosse dai No-Triv ferraresi continuano anche perché la temporanea chiusura del cantiere è dovuta semplicemente al termine della prima fase dei lavori, quelli che prevedono la ricerca del materiale fossile.

Alle 18,30 di ieri, sabato 8 aprile – non sapendo che di lì a poco ci sarebbe stato l’omicidio della guardia ecologica – i No-triv si incontrano nuovamente per esprimere il proprio dissenso e aprono, per voce del leader grillino di Ostellato ed esponente dell’associazione Fumi di Torba Francesco Loche, «a tutte le forze politiche e ai cittadino dell’Unione Valli e Delizie (Argenta, Portomaggiore e Ostellato)».

Al raduno sono presenti numerosi esponenti pentastellati anche se non ci sono bandiere che indicano una particolare provenienza politica. Infatti oltre a Francesco Loche e a Roberto Fiore ci sono anche Giovanni Tavassi del Partito di Rifondazione Comunista di Portomaggiore e due esponenti del Pd, Andrea Baraldi e Marina Guerrini, rispettivamente vicesindaco e consigliera portuensi.

Baraldi sottolinea l’importanza della presenza piddina «anche perché – dice a Loche – da soli non andiamo da nessuna parte». La paura pentastellata però «è quella di vedere un PD con i piedi in due staffe – dice Fiore –, uno con il territorio e l’altro con il governo, vorremo vedere atti forti, anche una fuoriuscita dal partito da parte degli esponenti locali». «Inoltre – continua – il tavolo istituzionale promosso esclude gran parte delle forze di opposizione e i comitati che si battono per queste tematiche». Proprio a questo prova a rispondere Baraldi che spiega come «questa sia una decisione dei sindaci e che forse un tavolo troppo ampio rischierebbe di rendere dispersivi i lavori». Allo stesso tempo però l’esponente PD non se la sente di escludere un futuro ampliamento di questo gruppo di lavoro «anche perché ascoltare più voci potrebbe essere un aiuto all’obbiettivo comune che va perseguito senza fare polemiche che rischiano solo di allontanarcene».

La passeggiata ecologica promossa inizia dal cantiere incriminato dove alla compagnia proveniente da Ostellato si aggiungono altri attivisti e Paola Batistini (Fumi di Torba). L’idea degli organizzatori è quella di mostrare la bellezza del paesaggio, «infatti – dice Fiore – potrebbe essere molto più fruttuoso sfruttarne la bellezza piuttosto che gli idrocarburi fossili presenti nel sottosuolo».. «La paura – prosegue – è che da queste trivellazioni possano subire danno anche gli agricoltori della zona, come già successo in Basilicata (regione della quale Fiore è originario) dove chi aveva terreni intorno ai pozzi petroliferi è stato costretto a vendere».

Ad accompagnare gli escursionisti nella passeggiata si è reso disponibile Riccardo Gennari, guida naturalistica dell’associazione Delta Natour, «perché – dice – sono sensibile alle tematiche ambientali e condivido le battaglie naturalistiche tese a salvaguardare la biodiversità di questo bellissimo territorio».

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