Cronaca
5 Aprile 2017
Accuse di truffa allo Stato e falso. Con loro anche il medico del carcere

Malattie sospette, indagati agenti penitenziari

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Nove agenti di polizia penitenziaria di stanza nel carcere dell’Arginone di Ferrara sono indagati per truffa ai danni dello Stato, falso ideologico e violazione del decreto Brunetta, quello famoso per la stretta sui fannulloni.

Secondo le indagini della procura coordinate dal pm Giuseppe Tittaferrante, i nove agenti avrebbero presentato certificati medici per visite mai avvenute per rimanere a casa dal lavoro, percependo ovviamente lo stipendio come in un normale giorno di malattia.

A vidimare le assenze – con diagnosi quasi speculari – un medico condotto che lavora nell’Arginone. Da qui le contestazioni ai dieci indagati (i nove agenti più il dottore) per fatti che risalgono al marzo e aprile del 2016. In quel periodo si stava consumando una rottura insanabile tra il personale e il comandante di reparto, Lisa Brianese, che aveva portato gli agenti di polizia penitenziaria alla mobilitazione.

In quell’occasione le organizzazioni sindacali Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) e Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) annunciarono l’astensione ad oltranza dalla fruizione della mensa di servizio e del locale spaccio agenti contro di la comandante colpevole a detta loro di “non avere il polso necessario per far valere l’autorità che rappresenta nei  casi di tensione tra agenti e carcerati”.

A dar corpo ai sospetti della procura fu un documento inviato di lì a breve alla magistratura estense dall’allora direttore del carcere Carmela Di Lorenzo, che manifestava le difficoltà organizzative all’interno della casa circondariale per le numerose e contemporanee assenze del personale, tanto da dover ricorrere a ‘supplenti’ inviati da Bologna.

Partite quindi le verifiche, gli inquirenti hanno notato una ulteriore coincidenza: le patologie sofferte sono le stesse per tutti. Vale a dire blocco lombare, gastroenterite e crisi cefalgica.

“Si tratta di episodi sporadici – commenta il legale che assiste tutti gli indagati, l’avvocato Denis Lovison -, parliamo di singoli episodi per persona, con assenze del lavoro al massimo di due o tre giorni. Prese singolarmente le assenze non sono ripetitive e le patologie indicate sono state riscontrate anche in precedenti visite”.

Eppure secondo la procura quelle visite non sarebbero mai avvenute. E questo lo proverebbero i tabulati telefonici e il registro di entrata e uscita del carcere e dell’infermeria. “Le visite sono state effettuate – ribatte l’avvocato -; probabilmente ci saranno stati problemi con le date. Ricostruendo il tutto insieme agli inquirenti in sede di interrogatorio e chiariremo ogni equivoco”.

Lovison ci tiene a far presente che “siamo di fronte a persone, i cui stati di servizio li dipingono come irreprensibili, che per tanti anni lavorato per lo Stato e ora si trovano dall’altra parte, sotto accusa, per qualcosa che se lo fa qualsiasi persona sulla faccia della terra va bene, mentre loro rischiano fino a cinque anni di galera”.

Anche per quanto riguarda il medico, “è un serio professionista che lavora in carcere dal ’77, una bravissima persona, che non ha mai avuto problemi”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com