Politica
28 Gennaio 2017
Segnalazione giunta al consigliere comunale di Gol su un possibile malfunzionamento dello strumento sulla Gran Linea

Multa sulla Gran Linea, Rendine (Gol): “Orologi del tutor non sincronizzati”

di Redazione | 2 min

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Immagine d’archivio

Jolanda di Savoia. Una multa per eccesso di velocità alquanto dubbia, dopo la rilevazione sulla Sp60 Gran Linea con il sistema Sicve (Safety Tutor) che calcola automaticamente la velocità media dei veicoli in un determinato tratto di strada. I dubbi riguardano l’efficacia dell’apparecchiatura e la sua taratura, e a sollevarli è il consigliere comunale di Ferrara Francesco Rendine (Gol), al quale l’automobilista ‘pizzicato’ dal tutor lo scorso 19 dicembre ha segnalato possibili anomalie.

Certo di non aver superato il limite di velocità di 70 km/h in quel tratto – parliamo del tratto della Gran Linea nel territorio del Comune di Jolanda di Savoia che va dal km 1,500 al km 3,260 in direzione Est-Italba – l’automobilista si è quindi chiesto come sia stato possibile che il tutor abbia rilevato una velocità media di oltre 105 km/h. Da qualche verifica compiuta da Rendine, infatti, risulterebbero alcune anomalie già presenti sul verbale della Polizia Provinciale e dubbi sulla taratura dell’apparecchio. Sul verbale, secondo Rendine, non corrisponderebbe l’orario Utc indicato (le ore 11,15, quando il transito sarebbe invece avvenuto due ore dopo), mentre anche la lunghezza del tratto di strada sorvegliato dal tutor viene riportata in maniera errata: si parla di una lunghezza di 1,720 chilometri, quando dovrebbe essere di 1,760 (cioé 3,260 meno 1,500).

Rendine ha poi verificato che lo strumento per la rilevazione, che è dotato di un orologio per il calcolo del tempo di percorrenza di quel tratto, è stato collaudato meno di un anno fa, ma che la taratura risale invece al dicembre del 2015, quando è stata effettuata la verifica del corretto sincronismo dell’orologio Gps, dunque nel frattempo lo strumento potrebbe essersi sfasato.

E’ per questo motivo che Rendine chiede alla Prefettura di verificare quante infrazioni siano state rilevate quel giorno e di confrontarle con il numero di infrazioni rilevate nei giorni precedenti, per capire se sussiste una significativa differenza tale da far pensare a un funzionamento anomalo del tutor.

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