di Carolina Fiorini
Un restauro per il recupero della memoria della città, tutela e cura per Ferrara e la sua cultura.
Presentati a Palazzo Schifanoia-Fabbrica Trecentesca i nuovi interventi di restauro su due altorilievi rinascimentali in terracotta policroma: “Il Bambino Bacia la Vergine” e “Madonna con Bambino”.
I nuovi interventi di restauro sulle sculture in cotto policromo sono il frutto di una convenzione attivata nel 2015 dal Comune di Ferrara con le associazioni Ambassador club di Ferrara, Ferrariae decus e Soroptimist international club di Ferrara, con la direzione lavori dei musei di arte antica congiuntamente alla soprintendenza.
I restauri sono stati affidati a Fabio Bevilacqua, responsabile del laboratorio di restauro presso la Crc Restauri di Molinella (Bo), esperto conoscitore dei materiali litoidi – simili alla pietra –, che afferma “l’intervento di restauro si basa sulla conoscenza, verrà esaminata la stratigrafia per esaminare ed eliminare l’insieme degli interventi non conservativi avvenuti nel tempo”.
L’opera “Il bambino bacia la Vergine” è un altorilievo in terracotta policroma risalente al xv secolo di cui non si conosce l’autore e la provenienza non risulta documentata da fonti certe.
La superficie cromatica risulta “pesantemente modificata da ridipinture” spiega Elisabetta Lopresti, responsabile ufficio conservatori e storici dell’arte, “e rappresenta un esempio tematico raro: la spirituale eleganza della Vergine unita alla dolcezza del bambino caricano l’opera di un elevato sentimento famigliare”.
Il restauro si propone di “salvaguardare l’aspetto conservativo delle opere, nel pieno della tutela” afferma Angelo Andreotti, dirigente servizio musei di arte antica e storico scientifici, “la tutela è la cura del patrimonio storico che va condiviso e portato avanti nella memoria di una città”.
Il secondo altorilievo “Madonna col bambino” è entrato a far parte delle collezioni dei musei di arte antica grazie alla generosità di Giuseppe Gatti-Casazza. L’opera, originariamente posta in un tabernacolo in muratura sulla facciata di una casa in via Ghisiglieri, venne ritrovata imballata per essere spedita in Germania durante gli anni della guerra, fortunatamente venne riconosciuta ed acquistata da Giuseppe Gatti-Casazza che la lasciò al museo municipale di arte antica.
Le associazioni cittadine si uniscono in un progetto a lungo termine che comprende la riscoperta, il restauro e la conservazione di opere ad alto valore storico artistico, affinché rimangano nella conoscenza e nella memoria dei cittadini.
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