Bondeno
26 Maggio 2015
"Tutti gli sforzi verso un unico fine: occupazione, posti di lavoro e ripresa economica"

La valorizzazione del territorio secondo Pancaldi

di Redazione | 5 min

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Pancaldi al mercato settim.Bondeno. Dopo un primo tour elettorale fra le frazioni ed i rioni di Bondeno, il candidato sindaco Luca Pancaldi per la Civica di Bondeno, accompagnato di volta in volta da alcuni dei suoi sostenitori o candidati della lista, ha potuto ascoltare e confrontarsi sui bisogni, le esigenze e le aspettative dei bondenesi, illustrando e proponendo loro i principi e le soluzioni che animano gli intenti del suo gruppo e della sua candidatura a sindaco.

La vastità del territorio ha portato ad affrontare la moltitudine di tematiche che assillano i bondenesi facendo dire al candidato: “La gente ha bisogno di essere ascoltata e nonostante la ripulsa e un certo disprezzo che si nutre nei confronti della politica e dei partiti, constatiamo con soddisfazione che al cospetto di un gruppo di persone serie, animate da vero senso civico, fatto di gente come loro, si apre volentieri al dialogo e alla discussione. In questa molteplicità d’incontri tutti i temi che sono stati messi sul tappeto devono portare inequivocabilmente ad un unico fine, occupazione, posti di lavoro e ripresa economica”.

Secondo Pancaldi la valorizzazione del territorio in tutti i suoi aspetti, paesaggistico, economico-agricolo, storico-culturale, tradizioni e cucina uniti alla viabilità e alla ricostruzione sono aspetti imprescindibili dallo sviluppo economico del territorio. “Ritengo infatti – dice – che sia improponibile la ricerca di nuovi insediamenti artigiani, industriali e sviluppare al massimo quelli agricoli se non si ha un’adeguata viabilità. Nessuna grossa impresa si sentirà tranquilla sul nostro territorio se una frana o un ponte fatiscente potrà porre seri problemi alla circolazione dividendo in due il nostro territorio, come purtroppo accaduto anche di recente. Occorre un piano di manutenzione e riattivazione di tutti i ponti del territorio perché quelli che non sono chiusi, sono al limite della praticabilità. Occorrerà un serio studio sulle strade e su quali puntare per rendere più agevole la circolazione generale, con un piano per l’allargamento della carreggiata ed eventuale ripristino dell’asfaltatura in modo da avere un transito alternativo e sempre funzionale anche nel malaugurato caso di frane, chiusura di ponti o altro. La bretella che ci collegherà alla Cispadana avrà un ruolo fondamentale come circonvallazione e raccordo tra le zone produttive dell’Emilia e del Veneto , ma dovrà avere questa funzione fino in fondo e a tal proposito mi impegnerò al massimo affinché tale raccordo stradale non termini in prossimità del Crociale come programmato e in pratica finisca la sua corsa contro il passaggio a livello di Ponti Spagna. Mi attiverò affinché con un cavalcavia si possa portare il traffico spedito fin verso il bivio del ponte sul Po a Stellata”.

La valorizzazione del territorio per Pancaldi dovrà inoltre far perno sulle peculiarità che la natura e la storia hanno consegnato a Bondeno. “A mio avviso – spiega – una buona amministrazione dovrà mettere in sinergia tutte le valenze che si possono sfruttare oltre ad agevolare una rete di iniziative che tutte insieme dovranno agire per creare lavoro diretto e indotto. Penso alla valorizzazione delle produzioni agricole di eccellenza che solo il nostro terreno estremamente fertile ci può dare e ritengo un’assurdità averci fatto scippare “il melone tipico di Sermide” che viene prodotto proprio nelle nostre campagne ma i benefici sono convolati nella vicina Lombardia. E pensare che fino qualche anno fa nominare la bontà del melone di Sermide nei confronti di quello di Gavello sarebbe stata una vera bestemmia alimentare. Le potenzialità di produzioni di pregio del nostro terreno sono immense e già dimostrate, non solo dai meloni ed angurie ma anche dalle fragole, mele, pere, zucche, asparagi, canapa per tessuti, pomodori, riso, soia e tanto altro ancora. I finanziamenti in agricoltura con i Piani di Sviluppo Rurale messi a disposizione dalla Comunità Europea sono veramente consistenti e si prestano a molteplici soluzioni di “sfruttamento” per rinnovare, sviluppare e incrementare le attività imprenditoriali e di conseguenza aumentare il fabbisogno di manodopera di vario tipo”.

Pancaldi fra la gente del mercatoInoltre la visione di sviluppo e valorizzazione del territorio di Pancaldi “mira ad agevolare, a sostenere, a stimolare, a semplificare tutte le possibili iniziative spronando anche le associazioni competenti e gli enti istituzionali a fare la loro parte”. “Ma tutto questo – aggiunge – deve essere accompagnato ed integrato dalla proposta e riscoperta delle grandi risorse ambientali di cui disponiamo, gli argini, i vari corsi d’acqua, le zone umide, i rimboschimenti, le zone golenali, i percorsi ciclabili che fanno del nostro territorio un valido ambiente naturale in cui fare rilassanti passeggiate o ritempranti pedalate, estremamente apprezzate da chi proviene dal caos e dallo stress delle grandi città. A tutto ciò dobbiamo associare la storia e la geografia del nostro territorio caratterizzato dai corsi d’acqua che nel tempo hanno variato il loro assetto oltre a variare le caratteristiche del nostro territorio e delle nostre genti, fino ad assumere la morfologia attuale grazie all’immensa opera eseguita dalla Bonifica di Burana che ancora oggi è studiata ed apprezzata a livello europeo come grande successo di ingegneria idraulica. Io credo veramente alla possibilità di un sano sviluppo ed incremento delle produzioni agricole tipiche, associato ad una seria rete di vendita anche diretta, accompagnata da una varia gamma di strutture recettive adeguate, agriturismo, alberghi/ristoranti, B&B e affittacamere, con la proposta di pacchetti soggiorno che mettano in mostra tutte le peculiarità del nostro territorio come le passeggiate tra i campi fioriti della nostra campagna, costeggiando piccoli o grandi corsi d’acqua, magari affiancati da un accompagnatore tipo personal trainer ginnico-ambientale che spiega l’evoluzione del territorio dalla palude dove dominava solo la caccia e la pesca, all’utilizzo fatto dagli Estensi dei corsi d’acqua per trasferirsi da Ferrara a Modena o Reggio Emilia attraverso il Po, il Panaro, il Reno, il Secchia (divenuto poi il Gavello abbandonato) che sfociavano tutti nei pressi delle valli di Burana e illustrando le varie specie di fauna che stanno ripopolando il nostro territorio. Se a tutto ciò aggiungiamo la grande attrazione che destano le nostre varie specialità alimentari dalla coppia di pane, al salame all’aglio, alla salamina da sugo, ai cappellacci di zucca e a tutto il resto, ben veicolati e promossi dai preziosissimi volontari delle nostre sagre culinarie che con giusto merito si sono imposte a livello nazionale, possiamo ben capire quali possano essere le potenzialità di sviluppo e valorizzazione del nostro territorio. L’Amministrazione comunale dovrà svolgere il compito di agevolare e mettere in sinergia tutte queste prerogative per portare alla nostra comunità un certo incremento delle attività lavorative con relativo aumento di benessere”.

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