Il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha accompagnato ieri il premier Matteo Renzi a Pompei, appena atterrato dagli Usa, in un tour fra gli scavi con successivo discorso per “Italia 2015 – il Paese nell’anno dell’Expo”, dove ha presentato “ExpoIdee”. “Pompei non è solo il passato dell’Italia: è anche e soprattutto un pezzo di futuro del nostro Paese”, ha detto il presidente del Consiglio sottolineando di non aver mai visitato prima Pompei e di esserne rimasto estasiato.

Nel corso del “tour” di Renzi è stato Franceschini ad annunciare che il 31 luglio e il 1° agosto l’Italia riunirà 1 140 ministri della Cultura dei Paesi che saranno a Expo, sottolineando che il nostro Paese dovrà avere un ruolo fondamentale nella promozione della cultura in un momento in cui si assiste alla distruzione di monumenti e siti archeologici. Franceschini si attende un recupero d’orgoglio dell’Italia grazie anche all’aiuto dei milioni di visitatori attesi a Expo, che si cercherà di convogliare da Milano al resto della Penisola.

Oltre al discorso su Expo e sulla cultura, Matteo Renzi ha incontrato a Pompei, negli uffici della Soprintendenza, una delegazione degli operai dello stabilimento di Caserta della Whirpool-Indesit, dopo l’annuncio della chiusura da parte dell’azienda, assicurando che il governo aprirà con Whirpool un tavolo istituzionale a Palazzo Chigi per far rimanere le produzioni in provincia di Caserta.

L’orgoglio nazionale citato da Franceschini nel parlare di cultura e arte italiana è stato al centro del discorso di “ExpoIdee” di Matteo Renzi, che riguardo a Pompei ha dichiarato che “riprendersi Pompei è fondamentale per capire che cos’è l’Italia che cambia”. “Qui a Pompei – ha detto poi il ministro Franceschini – è stato fatto un lavoro silenzioso, difficile, per invertire la tendenza”, riferendosi ai cantieri e all’aumento del numero di visitatori. “E’ stato un  anno importante con risultati positivi. Stiamo recuperando – ha concluso – il ritardo degli anni passati”.

RENZI E FRANCESCHINI A POMPEI